In base all’ultimo rapporto Ispra sulle acque italiane aumentano i pesticidi: il glifosato, ritenuto dall'Oms probabilmente cancerogeno, è tra i più diffusi.
In base all’ultimo rapporto Ispra sulle acque italiane aumentano i pesticidi: il glifosato, ritenuto dall'Oms probabilmente cancerogeno, è tra i più diffusi.L'edizione 2016 del Rapporto Nazionale Pesticidi nelle Acque dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), relativa al 2013-2014, indica un aumento dei pesticidi sia nelle acque superficiali che in quelle sotterranee.
Le acque superficiali ovvero fiumi, laghi e torrenti contengono pesticidi nel 64% dei 1.284 punti monitorati mentre nel 2012 erano il 57% e nelle acque sotterranee i pesticidi raggiungono il 32% dei 2.463 punti studiati contro il 31% del 2012.
In Italia 1 campione di acqua superficiale su 5 è contaminato e, come se non bastasse, arriva anche a superare il livello di qualità ambientale
Tra le sostanze rilevate molto frequente è il glifosato, l’erbicida dichiarato dall’Oms probabilmente cancerogeno, ritrovato nel 40% dei campioni di acqua analizzati. Questo diserbante risulta uno dei principali responsabili del superamento dei limiti di qualità ambientale.
L’Ispra ha dimostrato preoccupazione anche per la diffusione elevata degli inquinanti presenti nelle falde profonde: Il 7% dei campioni è contaminato oltre i livelli di qualità ambientale.
Le sostanze più diffuse nelle acque sono i diserbanti ma sono in aumento anche i fungicidi e gli insetticidi come i neonicotinoidi, accusati di provocare la mortalità di api e altri insetti impollinatori
L'inquinamento risulta più diffuso nella pianura padano-veneta, perché qui vengono effettuati con maggior frequenza i monitoraggi: purtroppo la copertura del territorio non è omogenea e molti dati relativi al centro-sud non sono neppure pervenuti.
Inoltre Molise e Calabria non hanno fornito informazioni, mentre altre regioni non hanno comunicato i dati sulle acque sotterranee.
Quanto poi ai dati sul glifosato questi sono relativi solo alle analisi svolte in Lombardia e Toscana e soltanto per le acque in superficie.
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