Ecologia e sostenibilità: invece della plastica si potrà usare un'alga rossa per creare bottiglie biodegradabili e addirittura commestibili.
Ecologia e sostenibilità: invece della plastica si potrà usare un'alga rossa per creare bottiglie biodegradabili e addirittura commestibili.La plastica potrebbe essere presto sostituita da un’alga rossa. Aggiungendo acqua e calore all’agar, un sottoprodotto della lavorazione delle alghe rosse, si ottiene una sostanza gelatinosa in grado di sostituire la plastica nella realizzazione di bottigliette dall’ecodesign innovativo, perfettamente biodegradabili e anche commestibili.
L’idea è venuta a uno studente dell’Accademia delle Arti islandese di Reykjavík, Ari Jónsson, che ha così potuto realizzare una bottiglietta che non contiene neppure una goccia di petrolio e derivati.
Ari Jónsson ha presentato la bottiglietta a base di alga rossa al festival DesignMarch della capitale islandese, uno dei più importanti festival sul mondo del design.
Sfruttando l’agar, un polisaccaride che viene usato in cucina come gelificante naturale, il giovane designer ha creato una bottiglia 100% vegetale, biodegradabile e anche commestibile.
Infatti questo sottoprodotto della lavorazione delle alghe rosse contiene un’elevata quantità di carragenina e, per tale motivo, viene usato per produrre gelatine da dessert.
L’agar con l’aggiunta di acqua assume una consistenza gelatinosa: Jónsson ha sperimentato diverse proporzioni, riscaldando l’impasto e poi versandolo in uno stampo a forma di bottiglia che ha fatto solidificare in freezer.
Il designer islandese ha inoltre notato che la bottiglia, quando è a contatto con i liquidi mantiene tutte le sue proprietà intatte, al contrario quando è vuota inizia a degradarsi.
Si è notato in sostanza che il processo di biodegradazione è nullo quando la bottiglia è piena d’acqua, ma si innesca quando è vuota.
Al contrario delle solite bottiglie di plastica che con il tempo tendono a rilasciare sostanze chimiche nell’acqua, la bottiglia biodegradabile di agar, essendo totalmente vegetale, non contamina l’acqua con nessuna sostanza nociva, al massimo rilascia un leggero retrogusto di alga.
Foto www.architetturaecosostenibile.it