È il momento del riuso anche per i doni Natalizi: dai tavoli in pallet alle vecchie collane, i regali di seconda mano non sono più sconvenienti.
È il momento del riuso anche per i doni Natalizi: dai tavoli in pallet alle vecchie collane, i regali di seconda mano non sono più sconvenienti.E’ upcycling mania: anche per i regali di Natali va di moda il riuso. Se finora i regali di seconda mano erano considerati poco chic, ora ricollocare un pacco, magari con la stessa carta regalo, non è più un tabù.
L'upcycling, l'arte di dare nuova vita ai vecchi oggetti, cambiandone la destinazione e l’estetica, è la tendenza del momento.
Il termine è stato coniato per la prima volta nel 1984 dal giornalista Reiner Pilz per essere poi è ufficialmente sdoganato col libro del 1997 “Upcycling” di Gunter Pauli, l’economista e scrittore belga iniziatore dell'economia blu.
Con economia blu si intende quel modello di business globale dedicato alla creazione di un ecosistema sostenibile attraverso la trasformazione, in merce redditizia, di sostanze sprecate in precedenza.
Nel corso degli anni il fenomeno dell’upcycling si è sviluppato al punto tale che persino il governo danese suggerisce ai propri cittadini, sul sito ufficiale Denmark.dk, di fare regali di seconda mano, perché ritenuti una scelta moderna e attenta alla sostenibilità.
E gli italiani come si comportano con il reciclo dei regali?
Secondo uno studio promosso dall'agenzia Espresso Communication, effettuato su circa 1500 persone tra i 18 e i 65 anni, è emerso che gli italiani considerano l'acquisto di capi d'abbigliamento rivisitati, di gioielli vintage modernizzati e di elementi d'arredo creati ad hoc con materiali di recupero come i pallet recuperati.
In particolare sono le donne tra i 30 e i 45 anni a praticare l'upcycling, soprattutto nelle grandi città come Milano e Roma e lo fanno perché attente alla sostenibilità oltre che per motivazioni più pratiche, legate alla crisi economica.
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