Come usare il biotrituratore per risparmiare tempo ed energia

Per preparare un buon terriccio da compost è indispensabile non solo scegliere i giusti materiali e rifiuti (foglie secche, erba, avanzi di frutta e verdura ecc) ma anche ridurli di volume. L’operazione di riduzione dei materiali da compostaggio e dei rifiuti può essere semplificata e velocizzata ricorrendo all’uso di un’attrezzatura specifica detta “biotrituratore”.

I biotrituratori siano essi elettrici o a benzina, sono stati appositamente progettati per smaltire i rifiuti organici del giardino triturando e miscelando i detriti.

La riduzione del volume dei rifiuti oltre a farti risparmiare tempo, fatica ed energia ti può facilitare molto qualora tu decida di portare rifiuti biologici al compostaggio comunale invece di fare il compost a casa tua. Con un biotrituratore è possibile ridurre di circa venti volte il volume dei rifiuti vegetali: significa che se hai prodotto una ventina di sacchi di pattume biologico puoi scendere ad uno soltanto.

In commercio esistono vari modelli di biotrituratori studiati per soddisfare varie esigenze, dotati di potenza e ingombro diversi: ci sono quelli che triturano solo rami sottili erba e foglie e altri modelli che invece possono trattare rami più spessi con un diametro che raggiunge anche i 5 cm.

Alcuni modelli consentono di ottenere la sfibratura di legno e foglie, altri solo la cippatura, cioè la riduzione a blocchetti del legno, altri ancora solo la triturazione vera e propria, più o meno fine.

Puoi usare i biotrituratori ad uso amatoriale in tutta sicurezza: sono leggeri anche se un po’ ingombranti per cui dovrai avere spazio a sufficienza per poterne avere uno montato e sempre pronto all’uso.
Se decidi di non usare il prodotto della triturazione per realizzare il compost puoi sempre impiegarlo distribuendolo sul terreno come pacciamatura oppure come protezione dal freddo coprendo le zolle poste vicino alle radici delle piante.

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