Con la toilette #PeePower la pipì si trasforma in elettricità per illuminare i campi profughi, luoghi bui e pericolosi, soprattutto per le donne.
Con la toilette #PeePower la pipì si trasforma in elettricità per illuminare i campi profughi, luoghi bui e pericolosi, soprattutto per le donne.Non si tratta di uno scherzo: la pipì può diventare energia. A rendere possibile la conversione di urina in elettricità è #PeePower, una toilette ideata dal BioEnergy Centre di Bristol e che verrà testata in un campus universitario del Regno Unito.
Gli studenti e il personale dell'University of the West of England, a Bristol proveranno questo rivoluzionario prototipo di toilette nella speranza di potere illuminare, con il sostegno di Oxfam, aree colpite da disastri e luoghi bui dei campi profughi internazionali, da sempre ritenuti posti pericolosi soprattutto per le donne.
#PeePower è a tutti gli effetti un orinatoio che nell’aspetto assomiglia ai servizi igienici utilizzati nei campi profughi da Oxfam: la sua tecnologia è posizionata sotto l'orinatoio e può essere visualizzata attraverso un pannello trasparente.
La tecnologia di questa istallazione trasforma l'urina in energia pulita: in particolare la pipì alimenta celle a combustibile microbiche (MFC) che producono energia elettrica che viene impiegata per illuminare gli interni. Si tratta di un sistema bio-elettrochimico che produce corrente imitando le interazioni batteriche che si trovano in natura.
Il team di inventori che ha ideato #PeePower, guidato dal professor Ioannis Ieropoulos, spiega che questo progetto era già stato sperimentato nel 2013, quando si era potuto dimostrare che l'elettricità prodotta dalle celle a combustibile microbiche poteva alimentare un telefono cellulare.
Questa tecnologia green ha potenziale enorme perché rende superfluo l’uso di combustibili fossili e impiega un prodotto di scarto come l’urina che è sempre largamente presente dato che, tra esseri umani e animali, ogni giorno si producono nel mondo circa 38 miliardi di litri di urina. Dunque la produzione di energie elettrica in questo maniera non solo sarebbe sempre assicurata ma in pratica illimitata.
Foto www.greenme.it