Per migliorare la fertilità del terreno, nella coltivazione biologica, si fa ampio uso di concimi naturali di origine animale, vegetale e minerale.
Per migliorare la fertilità del terreno, nella coltivazione biologica, si fa ampio uso di concimi naturali di origine animale, vegetale e minerale.Nell’orto biologico la concimazione è fondamentale per nutrire il terreno e renderlo ricco di quelle sostanze nutritive di cui le piante hanno bisogno.
Quando in un terreno manca qualche elemento nutritivo le piante manifestano diversi sintomi come una variazione nella crescita o nella colorazione.
Ad esempio, una carenza di azoto si manifesta con un crescita rallentata e un ingiallimento delle foglie alla base della pianta, per contro un eccesso di azoto comporta un colorazione bluastra e uno sviluppo limitato dei frutti su una vegetazione rigogliosa.
Una carenza di fosforo implica una colorazione violacea delle foglie che diventano piccole e rigide e una crescita stentata di fiori e frutti.
In questi casi è necessario intervenire oltre che con il compost anche con dei concimi naturali a seconda degli ortaggi coltivati.
Cavoli, zucche, zucchine, porri pomodori, mais, asparagi e cetrioli, essendo forti consumatori di azoto, richiedono concimi liquidi di origine animale e macerati di piante.
In particolare i concimi ricchi di azoto sono il letame di pecore, capre, bovini ed equini ma anche il macerato di ortica nonché la farina di sangue di bue e le farine di corna e unghie bovine.
Carote, cipolle, ravanelli, aglio, finocchi, spinaci, patate, sedano insalate, meloni e peperoni sono considerati medi consumatori di azoto, non a caso gradiscono un terreno ricco di compost maturo e non amano invece la sostanza organica fresca o i forti concimi azotati.
Fagioli, piselli, fave, soia, erbe aromatiche e in generale tutte le leguminose, essendo del tutto autosufficienti nell’approvvigionamento dell’azoto, sono considerati deboli consumatori di questo elemento chimico e infatti, se concimate in eccesso perdono aroma e principi attivi.
Tra i concimi naturali ricchi di fosforo vi sono il guano, il letame suino e la farina di ossa, mente quelli ricchi di potassio sono i prodotti a base di alghe, la cenere di legna e la pollina, cioè le deiezioni essiccate dei polli.
Nella coltivazione biologica vengono poi usati molto anche i concimi provenienti dalla polvere di roccia che rilasciano nel terreno gli elementi nutritivi lentamente e gradualmente, tant’è che le farine di roccia e di argilla vengono definite anche concimi a lento effetto.
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