Terre liberate dalla mafia, agricoltura a favore della società
Terre liberate dalla mafia, agricoltura a favore della societàMolto spesso oggi si sente parlare di terre liberate dalla mafia e di prodotti che provengono da queste terre liberate: ma cosa significa praticare l'agricoltura su territori liberati dalla proprietà mafiosa?
Le terre confiscate alla mafia, cioè di proprietà di persone condannate per questo tipi di reato e soggette a confisca dei beni, per legge devono essere date a soggetti che si occupano di progetti per la società civile, ad esempio le cooperative sociali.
Le terre confiscate alle mafie vengono generalmente coltivate con i prodotti che anche precedentemente provenivano da quella terra: se prima c'era una vite, questa verrà mantenuta anche successivamente dalla cooperativa sociale.
Terra liberata dalle mafie ed ecosostenibilità
Naturalmente, visti gli investimenti senza scrupoli che i mafiosi realizzano, è necessario analizzare lo stato del terreno prima di poter assegnare la "terra liberata" ai soggetti che se ne prenderanno cura: in caso di inquinamento, si procede ad una bonifica e solo dopo un attento esame si può tornare a coltivare la terra.
Molte terre confiscate alla mafia vivono una vita tutta nuova, passando addirittura al biologico e producendo prodotti equi e solidali 100% made in Italy. Alcuni terreni, se inutilizzabili per l'agricoltura, diventano la base per campi fotovoltaici.
Purtoppo a volte chi gestisce le terre liberate dalla mafia subisce atti vandalici e intimidazioni e vede distrutto il lavoro di molti mesi in una sola notte: per questo è importante che noi consumatori, per primi, dobbiamo dare valore e luce al loro prezioso lavoro, acquistandone i prodotti.