Il 5 giugno si celebra la giornata mondiale dell'ambiente, un momento per celebrare la natura e pensare a come preservarla.
Il 5 giugno si celebra la giornata mondiale dell'ambiente, un momento per celebrare la natura e pensare a come preservarla.Una giornata istituita per ricordare che l'ambiente è il luogo da preservare per le generazioni future: si tratta della Giornata mondiale dell'ambiente 2016.
Ogni anno dal 5 giugno 1972 (quando venne istituita per la prima volta dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite) si celebra in tutto il mondo questa giornata per ricordare che occorre tutelare l’ambiente e le specie a rischio estinzione.
Ogni edizione della Giornata internazionale dell'ambiente ha un tema che, come un filo conduttore, lega tutte le iniziative mondiali che si svolgono in onore dell'Ambiente.
Ogni anno viene inoltre indicata una nazione come patria dell'evento: per l’edizione 2016 è stata scelta l’Angola, dove gli esemplari di elefanti e rinoceronti sono costantemente minacciati dal bracconaggio.
Nel continente africano, ogni anno, a causa della richiesta dell’avorio delle zanne, vengono massacrati più di 20.000 elefanti su una popolazione complessiva di circa 500.000 esemplari. E lo scempio riguarda anche i rinoceronti, cacciati per il loro corno: si è passati in pochi anni da meno di 20 esemplari uccisi dai bracconieri nel 2007 ai 1215 nel 2014.
Ospitando la Giornata Mondiale dell'Ambiente 2016, l’Angola ci tiene a mandare un messaggio chiaro: queste pratiche illegali verranno presto sradicate.
Questo paese, infatti, si è dotato di strumenti scientifici e giuridici capaci di preservare la fauna e la biodiversità: collaborando con l’UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente) si prefigge di combattere il commercio illegale di animali selvatici e di proteggere le specie e gli ecosistemi.
Ad esempio, per cercare di ricostruire le popolazioni di elefanti distrutte dal commercio di avorio, nel sud-est del Paese si è condotto un grande censimento della specie che ha portato a delineare un quadro più chiaro delle popolazioni che abitano la zona di Kaza.
Inoltre l'Angola si è impegnata anche a rivedere il suo codice penale per introdurre pene più severe per i bracconieri.
Foto www.nonsprecare.it