Come valutare la convenienza energetica di una stufa a pellet

Negli ultimi anni la stufa a pellet è diventata un oggetto conosciuto, se ne sente spesso parlare, soprattutto in inverno: ma che cos'è la stufa a pellet?

Apparentemente la stufa a pellet è una stufa comune, simile a quelle utilizzate nelle case italiane da decenni, anche se il design è ovviamente al passo con i tempi (ma ne esistono versioni in stile "retrò"). Però il funzionamento delle stufe a pellet è assolutamente al passo con i tempi.

Il pellet è un combustibile realizzato con il legno, tritato e compattato in piccoli cilindri: dimentichiamo quindi i grossi pezzi di legno che bruciano nel camino, si tratta di una tecnologia diversa.

Cos'è il pellet e come funzionano le moderne stufe a pellet?

La struttura della stufa a pellet, progettata negli anni più recenti, permette di conservare il calore perché è costruita con materiali che ne riducono la dispersione. Inoltre può essere utilizzata per scaldare l'acqua, non solo l'aria della stanza in cui l'abbiamo installata.

Veniamo però al combustibile, questi pellet fatti di legno di scarto e segatura pressata: sono ecosostenibili? Siccome derivano da materiali di scarto, i pellet sono frutto del riuso perciò sostenibili, perché sono materiali che sarebbero andati in discarica ed entrati nel ciclo della compattazione. Recuperarli per un altro uso significa ridurre la quantità di rifiuti senza futuro.

Il pellet è comunque un combustibile, che genera perciò emissioni atmosferiche come il normale riscaldamento, ma se usato nel modo giusto risulta essere un alleato della sostenibilità perché la sua combustione avviene in stufe al passo con i tempi.

Anche per le stufe a pellet valgono le regole che conosciamo per il normale riscaldamento: evitare sbalzi di calore, ma conservare una buona temperatura, non eccessivamente alta, per un certo numero di ore al giorno.

In questo la stufa a pellet ci aiuta perché contribuisce alla conservazione ottimale del calore.