L'acqua potabile non è solo quella confezionata: alcuni suggerimenti per rinunciare alla bottiglia in sicurezza
L'acqua potabile non è solo quella confezionata: alcuni suggerimenti per rinunciare alla bottiglia in sicurezzaL'acqua in bottiglia costituisce un problema per l'ambiente, per varie ragioni. La prima è proprio la bottiglia: se è fatta di plastica, dopo esserci dissetati diventerà un rifiuto. La potremo differenziare correttamente, ma il processo di recupero e smaltimento potrebbe essere evitato; pensiamo a quante bottiglie di plastica vengono usate ogni giorno, inutilmente.
Perché mai dovremmo rinunciare a bere l'acqua in bottiglia? Ci sono tante buone ragioni, ma un altro suggerimento pratico può essere di leggere sull'etichetta dell'acqua da dove proviene: sulla nostra tavola, acquistata al bar o bevuta al ristorante, è probabile che l'acqua che stiamo bevendo venga da molto lontano. Per ragioni di comodità, disinformazione o prezzo non vengono selezionate fonti vicine e la conseguenza è il lungo viaggio in camion da una parte all'altra dell'Italia per trasportare un prodotto che si trova anche localmente.
Contro le bottiglie di plastica, acqua locale e tanta informazione
Dimenticare l'uso delle bottiglie usa e getta è facilissimo: in moltissime località e città italiane l'acqua del rubinetto non è solo potabile, ma buona e ricca di sali minerali come quella in bottiglia. Basta informarsi, tramite Internet, leggendo la nostra bolletta o chiamando il servizio informazioni del gestore.
In commercio esistono inoltre brocche dotate di un filtro che riduce la presenza di calcare o sostanze nocive, se ingerite in grandi quantità.
E se siamo spesso in giro, possiamo attrezzarci con una bottiglietta riutilizzabile di plastica resistente: si trovano in molti negozi e supermercati e sono l'evoluzione "fashion" della borraccia.
Bere l'acqua del rubinetto, come tante altre soluzioni per vivere eco, ci farà risparmiare molto rispetto all'acquisto di casse di acqua imbottigliata.