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Bambù, materiale ecologico per la casa: caratteristiche

Il bambù negli ultimi anni si attesta sempre di più come materiale sostenibile da costruzione e da arredo. 

Il bambù negli ultimi anni si attesta sempre di più come materiale sostenibile da costruzione e da arredo. 

Green, responsabile e versatile. Il bambù negli ultimi anni si attesta come materiale sostenibile da costruzione e da arredo sempre più utilizzato. E le motivazioni sono tante, a partire dalle sue qualità ecologiche ed eclettiche. 

Identikit del bambù, l'oro verde dai molti usi 

Guardare alla natura per trovare risposte importanti all’esigenza di utilizzare materiali green, sostenibili e versatili. Il bambù risponde perfettamente a queste prerogative visto che questo materiale poliedrico deriva da una graminacea dalla notevole velocità di crescita che può fornire un eco-materiale utile da utilizzare nelle costruzioni ma impattando pochissimo sull’ambiente. Si tratta di una Graminacea gigante sempreverde, con un ciclo vitale di 80-100 anni con una sola fioritura a fine ciclo ed è in grado di vivere praticamente ovunque (tra i -25°C e i +45°C) e di raggiungere fino a 25 metri di altezza. Inoltre la sua rapida proliferazione lo rende anche un materiale alquanto economico. Basti pensare che questa pianta può crescere fino a 120 cm in un solo giorno e la resa di una piantagione è circa 20 volte maggiore di un bosco qualunque. Inoltre il bambù è una pianta molto resistente ma leggera che resiste bene agli eventi sismici, tanto da soppiantare tutti gli altri per molte caratteristiche; tanto da resistere ai terremoti rispetto ai materiali classici utilizzati in edilizia.

Perché il bambù è ecologico? 

Gli aspetti ecologici del bambù e del suo utilizzo risiedono anche nel fatto che per la sua coltivazione non occorrono fertilizzanti. Inoltre, questa pianta ha la capacità di immagazzinare molta anidride carbonica (quattro volte più delle giovani foreste, producendo il 35% di ossigeno in più), rendendo l’ambiente più pulito. Fra le proprietà sostenibili di questo materiale green c’è anche la resistenza: ha infatti meno bisogno di pesticidi e cure rispetto alle altre piante e non c’è neanche rischio di contaminazioni OGM, vista la generosa quantità di bambù nel mondo. Ma c’è di più: visto che è un’erba e non avendo bisogno di radici, impedisce l’erosione del suolo.

Una coltivazione innovativa 

Il Consorzio Bambù Italia ha rilevato che la piantumazione di 480 piante (4,56 x 4,56 m) prevede una spesa totale di 14.000 euro e un campo del genere dovrebbe produrre 10 tonnellate di germogli, da cui, se venduti a 2 euro al chilo, si otterrebbero 20.000 euro. La coltivazione del bambù gigante in Italia sta crescendo sempre di più e si rivela una coltura innovativa e dalle mille risorse, visto che questo eco-materiale viene coltivato sia per la produzione di legno che per la produzione di germogli commestibili sempre più apprezzati in cucina. Il bambù può essere coltivato praticamente ovunque, anche se predilige e diventa una vera e propria foresta dopo pochi anni. La messa a dimora avviene partendo da piante in vaso  che vanno poi irrigate e concimate per i primi due anni. A quel punto parte lo sviluppo esponenziale dell’apparato radicale che permette l’espansione del bambuseto (1 ettaro ben concimato e gestito per 4 anni può dare 40-60 t legno in autunno e 6-8 t germoglio in primavera tutti gli anni, per 60 anni).

Bambù e bioedilizia 

Oggi il bambù è molto utilizzato in bioedilizia e trovare una casa in bambù non è poi così strano e le motivazioni sono davvero tante: innanzitutto è un materiale ultra flessibile ed elastico che viene usato per strutture portanti dove i vulcani sono attivi, come le Hawaii e il Cile. Inoltre, il bambù da costruzione è piuttosto economico e con un’ottima resa, visto che ha proprietà di crescita davvero sorprendenti. Il legname prodotto è ignifugo, idrorepellente e molto pregiato: viene utilizzato per la creazione di parquet, arredi, elementi edilizi, ma anche filati, pellet e carbone. Il legno di bambù ha una durezza e una resistenza migliore di molti altri legni, tanto da essere considerato un vero e proprio "acciaio vegetale" e trova largo impiego nella realizzazione di pavimenti, una valida alternativa all’uso di essenze tradizionali.

Bambù per gli arredi 

L’aspetto che rende un po’ più difficile la gestione del bambù è la scarsa malleabilità: la sua forza deriva, infatti, dalla sua struttura integrale che non può essere sezionata seguendo gli stessi metodi usati per la falegnameria tradizionale. Proprio per questo, arredare con il bambù richiedere degli accorgimenti particolari e nelle lavorazioni pensate per il settore dell’arredo è necessario usare tecniche di lavorazione specifiche, che tengono in considerazione particolari processi di laminatura. A parte questo, il bambù resiste molto bene agli urti e all’umidità, per questo può essere usato in mille modi diversi e in tutti gli ambienti della casa. Essendo un materiale così naturale è perfetto per lo stile etnico o jungle e sicuramente per le tipiche case al mare.