Ambientalista, pragmatica e smart. La quarantenne Annalena Baerbock, leader dei Verdi, carismatica e determinata, è la candidata dei Grünen alla cancelleria tedesca.
Ambientalista, pragmatica e smart. La quarantenne Annalena Baerbock, leader dei Verdi, carismatica e determinata, è la candidata dei Grünen alla cancelleria tedesca.Segni particolari? Ambientalista, pragmatica e determinata. La politologa Annalena Baerbock, leader verde candidata alla corsa per la presidenza della Repubblica federale tedesca è una donna carismatica e “smart”. Ed è pronta ad affrontare la sua sfida politica più importante: succedere ad Angela Merkel e diventare la nuova kanzlerin tedesca.
Chi è Annalena Baerbock
Quarant’anni, originaria di Hannover, la politologa e co-presidente dei Grünen (insieme con lo scrittore Robert Habeck) è nel mondo politico tedesco dal 2005, da quando si iscrisse al partito partito Alleanza 90/I Verdi. Deputata dal 2013, la sua fama politica è legata soprattutto al 2018, anno in cui è salita, appunto, ai vertici del partito dei Verdi, avviando una “trasformazione” interna della formazione. Ora, la donna che ha fatto della conciliazione tra le due anime dei Verdi (realisti e fondamentalisti green) una delle sue "crociate" politiche, ha accettato la sfida più importante, issando la bandiera del cambiamento con la frase: "Io sono il cambiamento, gli altri lo status quo".
E con il peso dell’inesperienza governativa, ma con la determinazione di chi vuole trasformare e far evolvere le cose, è la più giovane Kanzlerkandidatin di sempre, pronta a sfidare - il prossimo 26 settembre - tutti gli avversari e, soprattutto, Armin Laschet, il candidato della Cdu, il partito dell'attuale cancelliera Angela Merkel.
Vita privata e carriera di Annalena Baerbock
Sposata con il manager Daniel Holefleisch e madre di due bambine, Annalena Charlotte Alma Baerbock è nata il 15 dicembre 1980 nella Bassa Sassonia ed è cresciuta in una fattoria fuori Hannover, in quella che era allora ancora la Germania dell’Ovest. Figlia di una pedagoga e di un ingegnere, da giovane ha praticato a livello agonistico il salto del trampolino (vincendo anche la medaglia di bronzo ai campionati nazionali tedeschi). Dopo aver studiato Scienze politiche e diritto pubblico ad Amburgo, ha perfezionato gli studi in Diritto internazionale alla London School Of Economics ed è stata anche consigliera dell'europarlamentare ambientalista Elisabeth Schroedter.
Trasferitasi nel Brandeburgo, oggi vive a Potsdam ed è stata dal 2009 al 2013 presidente regionale dei Verdi, prima di approdare, proprio nel 2013 al Bundestag.
Tutte esperienze importanti che hanno forgiato il carattere, la determinazione e la preparazione della donna che si dice pronta a guidare la Germania nel post Merkel.
I punti di forza di Annalena Baerbock
Considerata colta, preparata, carismatica e decisamente “smart", Annalena Baerbock, d’altra parte, sembra corrispondere al modello di easytudine politica che si è fatto strada, negli ultimi anni, con le elezioni di presidenti come la neozelandese Jacinda Ardern, la finlandese Sanna Marin e la estone Kaja Kallas.
Senza contare che la solida base ambientalista e la competenza sui temi della sostenibilità e della transizione ecologica ed energetica potrebbero essere l’asso nella manica del Verdi proprio in vista dei cambiamenti che attendono tutti gli stati europei negli anni del Green Deal.
Non solo. A Baerbock va anche riconosciuta la capacità di non aver mai postposto le tematiche dei diritti civili, della sanità e della crescita economica ai “soli” temi green: impegnata in un'associazione a favore dei profughi, grande mediatrice nell’accordo che nel 2020 ha portato alla nuova legge sulla donazione degli organi, sostenitrice del diritto di scelta nell'eutanasia, ma con rispetto delle sensibilità religiose è di sicuro la donna che mette d'accordo tante filosofie politiche.
L’ascesa dei Verdi porta il marchio Baerbock
Di certo, ad oggi, ad Annalena Baerbock e al suo compagno di presidenza al partito dei Grünen (Habeck) si deve la formidabile crescita dei consensi che i Verdi conoscono dal 2018 fino ad oggi. Frutto, probabilmente, di un linguaggio diretto, semplice, che piace alla gente e ai giornalisti e si allontana dal politichese, la nuova simpatia che i due presidenti green si sono accaparrati è anche legata alla mediazione tra realisti e fondamentalisti green. La premiata coppia Baerbock/Habeck, infatti, ha puntato – neanche troppo velatamente – su un progetto che vede nel pragmatismo e nel “governare” invece che stare all'opposizione la vera chiave di volta. Tanto che, da qualche anno, i Verdi sono al governo (in varie coalizioni) in 11 Länder su 16.
Foto apertura: LaPresse