Anche per le donne con spalle larghe e corporatura più esile è possibile ricreare un look anni 50: è sufficiente qualche trucco nel gestire le proporzioni.
Anche per le donne con spalle larghe e corporatura più esile è possibile ricreare un look anni 50: è sufficiente qualche trucco nel gestire le proporzioni.Avete spalle ampie, magari bellissime ma da bilanciare con il resto della figura? La vostra silhouette è quella della "donna a triangolo rovesciato".
Anche per voi, non temete, esiste il modo di valorizzare le forme ammorbidendo dove serve per ricreare un look da vera pin-up!
Look giorno
- Top girocollo in maglina a righe senza maniche con fiocco
- Pantaloni a sigaretta in raso di cotone
- Giacchino linea A con maniche a campana in crêtonne di cotone
- Spilla vintage anni 50
- Bracciali in maglia d'argento placcato oro
- Borsa a mano rigida vintage anni 50 con chiusura a clip in vitello lucido e manico in zama con galvanica color oro.
Curiosità: i modelli di pantalone di moda negli anni Cinquanta e Sessanta
Nell'abbigliamento femminile i pantaloni comparvero negli anni 20 grazie a Chanel che presentò i suoi calzoni 'da barca', mentre per la spiaggia e il tempo libero veniva comunemente indossato un modello piuttosto largo; durante la seconda guerra mondiale, trovandosi a fare lavori maschili, le donne indossavano calzoni nelle industrie e nei campi, ma, a guerra finita, i soli modelli di moda erano i bermuda e quelli da torero, indossati in maniera casual.
La vera rivoluzione però avvenne negli anni Sessanta con le mode unisex.
Negli anni Settanta diventando meno rigide le regole sociali, i calzoni di varie lunghezze e modelli sono divenuti parte integrante del guardaroba femminile.
Negli anni Ottanta la battaglia dei pantaloni per le donne è stata del tutto vinta, sebbene in alcuni ambienti ci fosse ancora resistenza all'idea che le donne li indossassero in ufficio.
Ecco i principali modelli di pantalone:
- Pantaloni a campana: tradizionalmente i calzoni dei marinai, tagliati a campana dal ginocchio alla caviglia, negli anni 60 fu in voga un modello molto aderente alla coscia e marcatamente svasato dal ginocchio in giù
- Pantaloni Capri: sinonimo di "pantalone alla pescatora": sono aderenti e si fermano sotto al ginocchio, con spacchetto all’orlo. Divenuti un capo estivo molto alla moda negli anni 50, il nome deriva da quello dell'isola di Capri, all'epoca località turistica molto frequentata. Sarà Brigitte Bardot, tra le assidue dell’isola, a lanciarli in tutto il mondo. Squisitamente femminili ritornano di gran moda alla fine degli anni 90, in materiale tecnico, spesso elasticizzato.
Prada li lancia nella versione sport ed è un successo clamoroso.
- Pantaloni a sigaretta: sinonimo di "pantaloni a tubo" aderenti e affusolati, la gamba si stringe verso il fondo. Di moda nella versione maschile negli anni 50, attorno ai 60 un modello dal taglio simile è divenuto parte del guardaroba femminile
- Pantaloni alla zuava: sinonimo di "knickerbockers", sono corti e si fermano al ginocchio, dove vengono allacciati con un bottone o con una fibbia.
Diffusi negli anni 20 per le attività sportive, sono stati riportati in voga dagli stilisti negli anni 60 come capo di moda femminile
- Pantaloni da equitazione/alla cavallerizza: erano usati per cavalcare.
Si tratta di un capo molto ampio dalla vita fino al ginocchio, la cui sagoma si espande verso l'esterno tanto da descrivere quasi un semicerchio, andandosi poi a restringere notevolmente fino alla caviglia, per terminare con una striscia di tessuto che finisce sotto il piede. Andavano di moda negli anni 50: sia maschili che femminili
- Pantaloni con staffa: noti anche come fuseaux in Francia, questo modello si assottiglia verso la caviglia e ha una staffa, spesso in tessuto elastico, che gira sotto la pianta del piede.
Divenuto popolare durante gli anni 50 quando era indossato con larghe maglie oversize. La versione moderna sono i pantacollant, senza staffa e molto più attillati
- Bermuda: sono calzoni al ginocchio in cotone che prendono il nome dalle isole Bermuda dove gli uomini vestivano sempre in pantaloncini corti.
In seguito l’uso viene adottato anche dalle donne ed esportato.
- Hot pants: sinonimo di "shorts", termine inglese per descrivere pantaloncini femminili molto corti, lanciati alla fine anni 60.
Look sera
- Abito corto linea trapezio con scollo quadrato accollato in viscosa con maniche lunghe a sigaretta
- Girocollo in pasta di vetro
- Bracciali tondo/quadrati in bachelite
- Borsa a mano semi-rigida remake vintage in nappa laccata con stampe
- Acconciatura fatta di cravatte vintage in seta stampata
Curiosità: origine della minigonna
Probabilmente non si saprà mai chi è stato l'inventore della minigonna: Mary Quant o André Courrèges.
Molti indizi, però, fanno pensare che questa creazione che rompe tutti gli schemi venisse da Londra, la città che ha visto nascere tutti i movimenti giovanili degli anni 60.
Mary Quant aprì nel 1955 un negozio dove vendeva la moda creata da lei stessa e dove andavano a vestirsi le ragazze che non volevano assomigliare alle proprie madri.
Dieci anni dopo la minigonna, presentata per la prima volta durante una tournée in America, era nei negozi di tutto il mondo.
E' facile immaginare lo scalpore provocato da questa gonnellina fresca e innocente come i vestitini dei bambini, se si pensa che, al contrario, i segni caratteristici degli anni 50 erano stati seni prorompenti e i tacchi a spillo.
Gli anni 60 lanciano la "Lolita" tutta occhioni e gambe, che sfoggiava la sua presunta innocenza con uno stile semplice...
L'incarnazione del nuovo ideale è Twiggy, l'inglesina di 16 anni e 45 chili sufficienti a farla diventare un idolo delle masse.
Negli anni 90 le passerelle sono invase dalle top model, la minigonna riappare con gli stilisti Dolce & Gabbana e Prada.
Un capo senza età, dunque, sfoggiato ancora oggi più che mai, non più però simbolo di rivoluzione e cambiamento.
Borsa a mano laccata con stampe: L'ali