Marchi sostenibili accessibili: vestirsi etico senza spendere troppo è possibile.
Marchi sostenibili accessibili: vestirsi etico senza spendere troppo è possibile.Avete mai aperto l'armadio e vi siete sentiti sopraffatti da vestiti che non indossate? Capita a tutti. Nel vortice del fash fashion o moda veloce per dirlo in italiano, accumuliamo capi che passano di tendenza prima ancora che riusciamo a tagliarne l'etichetta. Oppure capi la cui qualità è talmente bassa che dopo un paio di utilizzi sono già in condizioni pessime. Ma per fortuna il vento sta cambiando: sempre più persone cercano alternative al fast fashion, più etiche nei confronti dei lavoratori e più sostenibili per il pianeta, ma anche per la nostra salute. Non dimentichiamo, infatti, che nei capi fast fashion sono spesso presenti sostanze nocive in quantitativi superiori a quelli consentiti dalle normative. Perché sì, la buona notizia è che le alternative al fast fashion esistono, anche senza dover svuotare il portafoglio.
La moda sostenibile non è più un'utopia riservata a pochi, ma una scelta concreta alla portata di tutti. La vera eleganza, oggi, passa anche dalla responsabilità delle nostre scelte: i brand sostenibili economici dimostrano che è possibile vestirsi bene, rispettando l'ambiente e i diritti dei lavoratori, senza per questo dover rinunciare allo stile o spendere cifre astronomiche. Scopriamo insieme alcuni marchi non fast fashion economici, che combinano qualità, etica e prezzi accessibili.
Marchi non fast fashion, la rivoluzione della moda consapevole
Foto: Freepik - master1305
Il fast fashion ci ha abituati a comprare tanto e spesso, a prezzi stracciati. Ma qual è il vero costo - dal punto di vista etico, ambientale e della nostra salute - di questi capi così cheap? E soprattutto, chi lo paga davvero? L'impatto ambientale e sociale di questo modello è ormai sotto gli occhi di tutti. Inquinamento, sfruttamento dei lavoratori, sprechi enormi di risorse... Non è più possibile chiudere gli occhi.
I brand di moda sostenibile hanno scelto un'altra strada, quella della qualità e della responsabilità. E no, non stiamo parlando solo di marchi con prezzi inaccessibili. Ci sono realtà che offrono capi ben fatti, durevoli ed etici a prezzi comparabili (o di poco superiori) a quelli dei giganti del fast fashion.
Perché scegliere la moda etica?
Prima di addentrarci nella lista dei marchi non fast fashion, facciamo un po’ di chiarezza sul perché vale la pena fare questo cambio di rotta nelle nostre abitudini di acquisto:
- I capi durano di più, quindi il costo per utilizzo è inferiore
- Sosteniamo condizioni di lavoro eque
- Riduciamo l'impatto ambientale del nostro guardaroba
- Acquistiamo pezzi più originali e meno omologati
- Riscopriamo il piacere di avere meno ma meglio.
Non si tratta di rinunciare allo stile, né al piacere di rinnovare il guardaroba, ma di farlo in modo più consapevole e, nel lungo periodo, anche più conveniente. Per noi, per il pianeta, per tutti.
Marchi non fast fashion: 3 brand italiani
Il Made in Italy ha sempre significato qualità e artigianalità. Oggi, molti brand italiani hanno integrato anche la sostenibilità nel loro DNA, dimostrando che essere marchi sostenibili italiani non è solo possibile, ma può rappresentare un vantaggio competitivo. E infatti, quando si parla di Slow fashion i marchi italiani non mancano: sempre più realtà produttive stanno facendo parlare di sé, perché uniscono tradizione artigianale e innovazione sostenibile. Ne abbiamo selezionate alcune per voi.
Rifò
Foto: rifo-lab.com
Nato a Prato, cuore del distretto tessile italiano, Rifò crea capi in cashmere, cotone e denim rigenerati, con prezzi competitivi considerando la qualità dei materiali. La loro filosofia si basa sul recupero degli scarti e sulla produzione a km zero. Un aspetto interessante da tenere in considerazione è che ordinare in anticipo conviene: Rifò offre sconti a chi acquista prima della produzione, evitando così la sovrapproduzione. Inoltre, la speciale Garanzia Love Lasts fa sì che per tre anni i capi possano essere riparati gratuitamente.
Progetto Quid
Foto: progettoquid.com
Altri esempi di marchi non fast fashion che fanno convivere moda etia e made in Italy vedono protagonista Progetto Quid, che unisce sostenibilità ambientale e sociale. Recuperano tessuti di fine serie da grandi aziende e li trasformano in capi unici, con prezzi che partono da 35 euro per la maglieria. Il valore aggiunto? I loro laboratori offrono opportunità lavorative a persone con background di fragilità, a rischio di emarginazione lavorativa, soprattutto donne. Un nuovo modello di business, insomma, fondato sui pilastri dell’economia circolare e dell’inclusività, per un impatto sociale positivo.
Ecofuture
Foto: ecofuture.green
Ecco un brand che è sostenibile nell’intimo: slip e canotte sono tra gli indumenti che si sostituiscono più spesso, e che, essendo a contatto costante con la nostra pelle, dovrebbero essere assolutamente privi di sostanze nocive per la salute. Il brand Ecofuture utilizza solo materie prime certificate e si definisce “supporter della sostenibilità”, a livello ambientale, produttivo e sociale. Il risultato sono capi confortevoli dal prezzo accessibile, pensati per garantire vestibilità e durata, lavaggio dopo lavaggio.
Non solo fast fashion: le alternative sostenibili ed economiche
Sempre per rimanere in tema di quali aziende non sono fast fashion, quali sono i marchi sostenibili di abbigliamento al di fuori dei confini italiani? Ecco alcuni brand internazionali che combinano etica e accessibilità, e che hanno saputo quindi creare modelli di business alternativi senza far lievitare i prezzi.
Yes Friends
Foto: yesfriends.co
Per questo brand, la questione della sostenibilità dei prezzi è stata fin dall’inizio un elemento cruciale. Una data importante è infatti quella del 7 aprile 2021, il giorno del lancio della loro prima maglietta sostenibile al prezzo stracciato di 7,99 sterline. Oggi Yes Friends continua con la sua politica di prezzi super accessibili, proponendo un’ampia gamma di prodotti basici, come magliette, jeans e pigiami, e al tempo stesso garantendo salari dignitosi ai lavoratori.
TwoThirds
Foto: twothirds.com
“Ocean at heart, eco in mind”: nato a Barcellona ma con un'anima fortemente mediterranea, Twothirds è un brand pensato per chi ama il mondo naturale e l'estetica contemporanea. Le materie prime utilizzate sono cotone biologico e tessuti riciclati provenienti per il 90% da materiali Ocean Bound Plastic. I loro capi hanno un design pulito e minimal, ideale per chi cerca uno stile essenziale ma mai banale. Tutte le fasi del processo produttivo avvengono in Europa, e in molti casi anche le materie prime sono di origine europea, come la lana Shetland oppure il lino.
Armedangels
Foto: armedangels.com
Gli “angeli armati” sono diventati un punto di riferimento nel panorama della moda sostenibile, offrendo capi che uniscono etica e stile contemporaneo. Questo brand tedesco di streetwear sostenibile propone collezioni realizzate con cotone biologico, Tencel e materiali riciclati, proponendo capi dal design pulito e minimalista. I prezzi sono accessibili: le t-shirt partono da 30 euro, mentre i jeans (in cotone biologico o riciclato) da 99 euro, con una fascia di prezzo che li rende competitivi rispetto ai marchi tradizionali. Armedangels è certificato GOTS e B-Corp, garantendo trasparenza nella filiera produttiva e condizioni di lavoro eque.
Brand sostenibili economici: strategie per acquistare meglio spendendo meno
Esistono diverse strategie per accedere a brand sostenibili economici senza compromettere le vostre finanze: vestire sostenibile non significa necessariamente svuotare il portafoglio. Anzi, con la giusta strategia e una mentalità più consapevole, è possibile costruire un guardaroba etico risparmiando davvero. Il segreto sta nel passare da una logica di consumo compulsivo a un approccio più ragionato e strategico agli acquisti: anche il momento del cambio armadio può diventare un’occasione per dire stop al fast fashion.
Pensare alla moda come a un investimento, e non a un costo, è un cambio di prospettiva che vale la pena di assumere: ogni capo che scegliamo dovrebbe raccontare una storia, poter durare nel tempo e riflettere i nostri valori. Questo shift mentale è il primo passo per scardinare il modello del fast fashion, il meccanismo perverso che ci spinge a comprare vestiti usa e getta, destinati a riempire i cassonetti dopo poche settimane. La sostenibilità economica nella moda non è un ossimoro, ma una filosofia che richiede:
- Consapevolezza degli acquisti
- Capacità di vedere oltre il prezzo immediato
- Comprensione del valore reale di un capo
- Volontà di investire in pezzi duraturi.
Ecco alcune strategie per trasformare il nostro approccio all'abbigliamento in un percorso conveniente (per il portafoglio e per l’ambiente) ed eticamente responsabile.
Capsule wardrobe
Meno è meglio: uno degli approcci più efficaci per conciliare budget limitato e moda sostenibile è creare un guardaroba capsula: pochi capi versatili, di qualità, che si possono combinare tra loro in un gran numero di outfit. Investire in 15-20 pezzi ben selezionati, oltre a rispondere nel quotidiano alla domanda: “Cosa mi metto oggi?”, può sostituire un armadio pieno di vestiti scadenti che si rovinano dopo pochi lavaggi.
Second hand e vintage
Il capo più sostenibile è quello che esiste già, perché non richiede l’impiego di nuove risorse e perché - pensiamo ad esempio all’abbigliamento per l’infanzia - è già stata eliminata con i lavaggi una buona parte di sostanze nocive eventualmente presenti nei tessuti. App e siti specializzati in second hand, come Vinted, Depop o Vestiaire Collective, permettono di trovare capi di seconda mano, spesso in ottime condizioni, a prezzi smart. Anche molti marchi sostenibili abbigliamento hanno lanciato sezioni "pre-loved" sui loro siti.
Saldi e outlet dei brand etici
Anche i marchi sostenibili fanno i saldi! Iscriversi alle newsletter e seguire sui canali social i brand preferiti permette di essere informati su sconti e promozioni. Inoltre, molti marchi hanno outlet fisici o online dove trovare collezioni passate a prezzi ridotti.
Noleggio e abbonamenti
Una tendenza emergente è quella del noleggio di abbigliamento. Servizi come Rent the Runway offrono questa possibilità, particolarmente conveniente per occasioni speciali o per chi ama cambiare spesso look.
Il futuro della moda è circolare
Il modello lineare "produci-usa-getta" sta lasciando spazio a un'economia circolare dove nulla va sprecato. I brand moda sostenibile più innovativi stanno adottando modelli di business che prevedono il ritiro dei capi usati per riciclarli o rigenerarli. Alcuni offrono anche servizi di riparazione per prolungare la vita dei loro prodotti.
Foto di Tamara Bellis su Unsplash