Dalla rivoluzionaria mise di Achille Lauro ai look "belli ma anche no" di Diletta Leotta: ecco tutti i voti agli outfit della serata del 4 febbraio 2020.
Dalla rivoluzionaria mise di Achille Lauro ai look "belli ma anche no" di Diletta Leotta: ecco tutti i voti agli outfit della serata del 4 febbraio 2020.Il Festival di Sanremo è tornato e, con esso, anche il tempo di giurie demoscopiche, classifiche ed esami. Sì, perché non ci interessano solo le voci, ma anche abiti, smoking e stile scelti per il momento più importante per la canzone italiana.
Look Sanremo 2020: ecco tutti i voti della prima serata del Festival di Sanremo 2020
La prima serata di Sanremo 2020 ci ha fatto penare un po'. Sembra che la corsa alle mise più belle sia un po' rallentata. Ma alcune punte di eccellenza ci sono (e non le ha indossate la bella Diletta Leotta).
Amadeus: Promosso - voto: 6 e mezzo
Per la prima serata Amadeus ha deciso di essere un brillante conduttore. Letteralmente. Al suo smoking Gai Mattiolo noi rispondiamo con una sufficienza piena. Si può dare di più.
Fiorello: Promosso - voto: 8
Forse ha la stessa esperienza di Amadeus sui palchi, ma per classe lo batte di molte lunghezze. Il vero erede di Pippo Baudo è lui (almeno in termini di stile e simpatia). Uno smoking Giorgio Armani da 24mila baci per lui.
Tiziano Ferro: Promosso - voto: 8
Recentemente Tiziano Ferro ha preso qualche chiletto: colpa della vita negli States, che appesantisce il corpo del cantante con esercizio fisico à go go e hamburger. Sta di fatto che il doppio petto iniziale lo penalizza un po'. Menomale che per l'esibizione su Almeno tu nell'universo abbia scelto un abito scuro più adatto al suo nuovo fisico. Su Accetto Miracoli era impeccabile in un bell'abito blu con reverse neri. Dio come ti amo.
Diletta Leotta: Promossa - voto: 7
C'era molta attesa per la bellissima Diletta Leotta. Le polemiche pre-festival richiedono a tutte le donne che parteciperanno a Sanremo 2020 di smentire l'idea di esser state scelte perché solo belle. Leotta viene "aiutata" nell'intento da look che valorizzano il 70 per cento del suo aspetto. Il primo abito, giallo canarino, è firmato da Etro. Nel secondo cerca di emulare Sandy di Grease (sempre Etro). Per l'ultimo cambio se ne frega e indossa un sontuoso abito da sera in velluto nero con interni rossi (sempre Etro) e stende tutti. Il peggio lo dà nel monologo dedicato alla bellezza che capita, e non per il vestito. Buongiorno, tristezza.
Rula Jebreal: Promossa - voto: 8 e mezzo
La bellezza non è solo gambe, stile, capelli, occhi. È anche e soprattutto cuore e cervello. E Rula Jebreal ne ha da vendere. Discende le scale sicura, nonostante la pericolosità dei gradini. Le sue mise - tutte firmate da Giorgio Armani - valorizzano la sua bellezza fisica e non la penalizzano durante il momento più alto del Festival: il suo monologo dedicato alla violenza sulle donne. «Domani chiedete pure come era vestita Rula al festival, ma non chiedete mai più a una donna stuprata come era vestita quella volta». Bella da morire, dentro e fuori.
Achille Lauro: Promosso - voto: 9
Disturbante, rivoluzionario, sexy. Alessia Marcuzzi ha detto che è «avanti anni luce». E ha ragione. Paragonandosi a San Francesco, Achille Lauro arriva sul palco con una grande cappa di velluto nero con decori in oro, che poi lascia cadere per rivelare una tutina glitterata, tutto firmato Gucci. Me ne frego, ha cantato lui. Ma noi no e lo premiamo a tutto tondo. Addio, mascolinità tossica. Benvenuta, Felicità.
Elodie: Promossa - voto: 8 e mezzo
Qui non c'è solo l'outfit stupendo di Versace, ma anche un fisico davvero mozzafiato. Elodie esordisce in questo Sanremo 2020 con Andromeda, un pezzo muscolare in cui si vede in controluce tutta la sapienza della penna di Mahmood. Colpo di fulmine per lei.
Emma: Promossa - voto: 8 e mezzo
Qui la combo personalità e bellezza esplode in tutta la sua potenza. Il medley di Emma da ospite, dopo esser sbocciata su questo palco, stende tutti e ci manda a casa. I suoi outfit sono elegantissimi, firmati Giorgio Armani. L'essenziale, ma di gran peso per lei.
Irene Grandi: Promossa - voto: 7
È la prima in gara a scendere le scale, ma Irene Grandi sembra tornata a dare lezioni di stile a tutti. Grintosissima, grazie anche alle parole di Vasco Rossi, canta Finalmente io. E noi la vediamo, se stessa, questa splendida cinquantenne con un look perfetto per lei. Peccato per i pantaloni, forse un po' troppo larghi. Messaggio d'amore per lei.
Rita Pavone: Promossa - voto: 7
Le sue opinioni fanno ribrezzo a molti, eppure quando sale sul palco, nonostante i suoi 74 anni suonati, non ce n'è per nessuno. Rita Pavone si è esibita con il brano Niente (Resilienza 74) e ha dimostrato di sapersi adattare meglio di chiunque altro al nuove tempo. Dopo 47 anni di assenza dall'Ariston sfoggia anche un look "intonato" a lei e al suo brano. Sarà quel che sarà, ci è piaciuta.
Giovanna Civitillo: Bocciata - voto: 4
Passiamo alle note dolenti. Ha raccontato che l'amore con il marito Amadeus è nato in sala prove, ma con questo vestito Giovanna Civitillo la fa sembrare una storia di un secolo fa, richiamando alla memoria dell'Ariston gli outfit di Maria Nazionale. Per noi è no. Vorrei incontrarti fra cent'anni.
Morgan e Bugo: Bocciati - voto: 4 e mezzo
Al di là della performance, per farsi notare sul palco di Sanremo e passare alla storia come quelli "vestiti male" serve molto poco. Dallo schiaffo ai capelli di Morgan alle luminarie sulla giacca di Bugo, sembra tutto sbagliato. Addio... addio.
Anastasio: bocciato - voto: 5
Anastasio si è vestito da Anastasio. L'outfit MSGM mirava a distogliere l'attenzione dal look e a portarla sulla canzone. Peccato che per un momento ci abbia dato l'impressione di essere in una corsia d'ospedale. Poi la sua voce ci ha riportati sulla terra. Chi non lavora non fa l'amore.
Leo Gassman: Bocciato - voto: 5
Non è tanto l'outfit in sé, firmato Emporio Armani, quanto la scelta di indossarlo al debutto sul palco dell'Ariston. Forse era così sicuro di passare il turno, da aver riservato look migliori per le seconde serate. Per ora, per noi è Lontano, lontano dalla sufficienza.
Foto: LaPresse