Il trench è un evergreen, un capospalla must have nell'armadio di tutte le donne. Ripercorriamo la sua storia, dalle origini ad oggi.
Il trench è un evergreen, un capospalla must have nell'armadio di tutte le donne. Ripercorriamo la sua storia, dalle origini ad oggi.Una volta Michael Kors disse “Metti un trench e all’improvviso ti senti Audrey Hepburn che passeggia lungo la Senna”. Ed è esattamente così: perché ogni volta che una donna indossa l’iconico impermeabile, in fondo, si sente un po’ diva anche lei.
Il trench è sicuramente tra i cappotti che hanno fatto la storia della moda, che hanno attraversato epoche, secoli, guerre, cambi di stile, rimanendo sempre tra i must have dell’abbigliamento femminile, ma anche di quello maschile.
Ma ripercorriamo la storia del trench dalle sue origini ad oggi…
Correttamente chiamato trench coat, ossia cappotto da trincea, questo capospalla nacque nel 1901, quando il Ministero della Guerra inglese commissionò all'azienda Burberry la realizzazione di un cappotto militare, che fosse a metà tra un impermeabile d’ordinanza e un cappotto militare. Burberry, d'altronde, aveva iniziato a produrre il primo impermeabile di gabardina (tipico tessuto filato del trench) già dal 1856.
Terminata la Prima Guerra Mondiale, però, il trench continuò ad essere indossato, e non solo dai soldati…
Il trench coat, infatti, divenne il cappotto dei divi, protagonista anche sul grande schermo: Greta Garbo fu tra le prime a lanciare la moda del trench, in versione foderata di lana con disegno scozzese, sul set del film Destino. Dopo di lei anche Gloria Swanson, nel film muto Queen Kelly indossava un trench color kaki con doppio petto e colletto all’insù e,da lì in poi, molte altre star del cinema internazionale non riuscirono più a fare a meno del trench: Marylin Monroe, Leslie Caron, Brigitte Bardot per fare qualche nome tra i più noti.
Il trench divenne un capospalla indispensabile anche tra gli uomini: Humphrey Bogart, Peter Falk nel Tenente Colombo e Peter Sellers nella Pantera Rosa non andavano mai in scena senza l’iconico capospalla.
Negli anni ’60 è stato Yves Saint Laurent a rilanciarlo sulle passerelle come capo femminile raffinato e irrinunciabile: per vederlo tornare sul grande schermo, però, dobbiamo aspettare il 1967. Fu Catherine Deneuve a indossarlo nel film "Bella di Giorno". Da quel giorno il trench fu consacrato all'immortalità, diventando un vero e proprio evergreen, di moda anche oggi, dopo oltre 50 anni.
Oggi quando parliamo di trench pensiamo immediatamente al trench coat di Burberry, color kaki, a doppio petto, la cintura e la fodera interna tartan: questo è, senza dubbio, il trench per eccellenza. Sembra che per realizzare un trench Burberry siano necessarie circa 3 settimane e che la cosa più complessa sia il colletto: per imparare il processo di cucitura ci vuole un anno e la parte più difficile è la creazione della curva fluida che va ad aderire al collo.