Un guardaroba ordinato è un sogno comune, anche se si tratta di un compito faticoso e che spesso richiede molto tempo. Pulire a fondo, mettere via ciò di cui non abbiamo più bisogno e riorganizzare gli accessori o gli indumenti. Ma ci sono anche aspetti positivi: il riordino rappresenta un nuovo punto di partenza ed incide positivamente sul nostro umore. Siete pronte a rivoluzionarvi?
Un guardaroba ordinato è un sogno comune, anche se si tratta di un compito faticoso e che spesso richiede molto tempo. Pulire a fondo, mettere via ciò di cui non abbiamo più bisogno e riorganizzare gli accessori o gli indumenti. Ma ci sono anche aspetti positivi: il riordino rappresenta un nuovo punto di partenza ed incide positivamente sul nostro umore. Siete pronte a rivoluzionarvi?Le cose che teniamo nell’armadio e quelle che riempiono i nostri spazi in casa impattano sul nostro umore e modo di essere. Anche l’estetica e l’ordine che diamo alle cose influiscono. Vedere uno spazio (in questo caso l’armadio!) stracolmo e disordinato non lascia più spazio a noi fisicamente, emotivamente e mentalmente. L’ha spiegato la psicologa Jennifer Baumgartner nel suo libro “You are what you wear, what your clothes reveal about you”.
E se la nostra rivoluzione partisse proprio dall'armadio?
Il guardaroba è un inizio per rinfrescare il proprio stile, ma di certo influirà anche su gli altri aspetti della propria vita, ed è un modo di creare spazio esterno rispetto al nostro caos interiore. Siete pronte a rivoluzionarvi e rivoluzionare? Ecco come mettere mano al vostro guardaroba una volta per tutte!
Mai sottovalutare l’estetica del guardaroba: se siamo appagate da ciò che vediamo avremo più voglia di usare tutti i capi e vestirci con cura e stile!
Primo step: organizzare il decluttering
Il decluttering è una pratica lunga e impegnativa quindi non va presa sottogamba, viceversa si rischia di lasciarlo a metà per la stanchezza che sopraggiunge. Prendete un appuntamento con voi stesse e iniziate la mattina presto dopo un buon caffè cercando di isolarvi in camera. Aprite le finestre, mettete in sottofondo una musica che vi piace, predisponete acqua e uno snack sul comodino. Munitevi di un sacco per i capi da eliminare, non lasciarli in giro evita di avere ripensamenti: quello che entra nel sacco non deve più uscire. E ricordate che la prima regola del decluttering è iniziare e finire nello stesso giorno!
Secondo step: svuotare completamente l’armadio
Il guardaroba va completamente svuotato per essere pulito al suo interno. Mentre lo fate abbiate l’accortezza di stendere sul letto o appendere altrove i capi già suddivisi per categoria (abiti, top, gonne, pantaloni…). Questa suddivisione vi aiuta a rendervi conto di quanti pezzi avete per ogni capo e iniziare a chiedervi se sono necessari proprio tutti!
Terzo step: eliminare
Lo insegna anche Marie Kondo, la regina del decluttering, che prima di compiere qualsiasi altra azione bisogna eliminare. Dovete disfarvi di tutto ciò che non vi dà più emozione e che è vecchio, liso, scolorito, fuori moda e fuori taglia, e che non indossate più da molto tempo. Non abbiate paura di disfarvi di questo genere di capi perché sono energia che “ristagna” nel vostro armadio (e nel vostro “io”) e non vi lascia spazio per energia nuova e pulita. Secondo Marie anche i vostri abiti hanno un’anima e loro stessi soffrono nel giacere senza scopo nell’armadio perché mai indossati!
“Il destino che ci ha fatto incontrare ciascuna delle cose che possediamo è sacro e prezioso come quello che ci ha legato alle persone che fanno parte della nostra vita. (…) E allora, come si sentono le cose che non ci ispirano più nessuna emozione? Io credo semplicemente che vogliano andarsene. Restando inutilizzate in un cassetto, sanno perfettamente che non vi procurano più nessuna gioia”. (Dal libro “Il magico potere del riordino”, Marie Kondo).
Marie Kondo, autrice di diversi libri sul decluttering, tra cui il celeberrimo “Il magico potere del riordino” tradotto e pubblicato in oltre 30 nazioni al mondo.
Quarto step: gli accessori giusti
Le grucce di metallo della lavanderia a lungo andare rovinano i capi. Fate scorta di grucce di velluto oppure di legno: vedere tutti i capi con lo stesso tipo di gruccia, orientata nello stesso senso, è una vera gioia per gli occhi! Per la biancheria, le calze, le cinture, le sciarpe e i foulard, munitevi di scatole da inserire nei cassetti, rimarrà tutto più ordinato. Predisponete prima quello che può essere piegato e inserito nei cassetti senza rovinarsi, per lasciare più spazio ai capi che devono invece essere appesi. Ca va sans dire che le scarpe non devono stare vicino agli abiti e possibilmente non dovrebbero stare nemmeno in camera da letto!
I capi piegati “salva spazio” secondo il metodo Konmari
Quinto step: dove va che cosa
Prima di ricominciare a riempire l’armadio, una volta che è stato ripulito al suo interno e che sono già stati eliminati i capi, dovete decidere dove va che cosa. Ricordate che tutto quello che non è visibile agli occhi e di facile accesso non lo indosserete! Se avete eliminato però, dovreste ora avere più spazio per rendervi le cose visibili. Prendete una categoria di indumenti per volta, decidete uno spazio preciso nell’armadio e iniziate a reinserirli. Quelli che indossate più frequentemente devono avere la priorità: centrali e nella parte bassa dell’armadio.
Raggruppare i capi per categoria
Avete reinserito tutto per categoria di indumenti e sullo stesso tipo di gruccia? i capi eliminati giacciono nel sacco che è stato definitivamente chiuso? quello che vedete nel vostro armadio è ordinato ed esteticamente appagante? Datevi una pacca sulla spalla, siete state davvero brave! Ma questo è solo l’inizio perché ora dovete ultimare il lavoro focalizzandovi sul vostro stile: quali colori vi stanno meglio? Come slanciare la silhouette? Possedete già i 5 capi must-have da avere in guardaroba? State completando i vostri look con gli accessori giusti? No panic! Le cose di cui tenere conto per fare un upgrading di stile sono tante, ma il tempo adesso non ci manca e il cambio stagione è alle porte: non abbiamo più scuse!
Foto apertura:Olga Yastremska-123RF