Moda ecostenibile, ovvero un modo diverso di intendere il mondo dello stile. La responsabilità ambientale si sta facendo sempre più strada anche nel mondo del fashion
Moda ecostenibile, ovvero un modo diverso di intendere il mondo dello stile. La responsabilità ambientale si sta facendo sempre più strada anche nel mondo del fashionIl concetto di eco fashion o moda ecosostenibile si fa prepotentemente strada nel mondo della moda, che si tratti di grandi marchi o di nuove realtà imprenditoriali. Quello della responsabilità ambientale è un argomento molto sentito, soprattutto negli ultimi anni. La salvaguardia dell’ambiente è, ormai, al centro dell’attenzione mediatica e scuote fortemente l’opinione pubblica.
All’inizio è stato il mondo del design a farsi portavoce di un’arte cosiddetta green, risultato del recupero di materiali di scarto o altamente inquinanti come la plastica e i suoi derivati. Adesso è il turno della moda che sempre di più è attenta alle tematiche ambientali e alle tecniche di produzione volte al rispetto dell’individuo.
Ma essere sostenibili vuol dire anche produrre con fibre naturali provenienti da coltivazioni controllate e non intensive (cosa che avviene in molti Paesi del sud est asiatico) caratterizzate dall’utilizzo di pesticidi chimici e, soprattutto, ridurre le emissioni di CO2 servendosi di prodotti e manodopera locale.
Ne sono un esempio i tessuti biologici come la canapa o il cotone, coltivati nel rispetto dell’ambiente. Questo si traduce in un uso oculato dell’acqua per l’irrigazione dei campi e in una minore produzione di rifiuti. C’è poi la questione della tintura dei tessuti che, anche in questo caso, può essere effettuata con colori non tossici privi di metalli pesanti come nichel, rame, cromo e cobalto. Di solito si tratta di coloranti a base d’acqua.
Un trend, quello dell’eco fashion che si pone quale connubio tra risparmio energetico e abbigliamento ecologico. Così, grandi e piccole aziende si stanno dando da fare per sostenere la causa green. Giorgio Armani ne è un esempio: per le sue ultime collezioni, infatti, si è servito di poliestere riciclato, canapa biologia e cotone ecologico. O ancora Ilaria Venturini Fendi i cui accessori sono realizzati con materiali di scarto come pvc, buste di plastica, copertoni di camion ecc. Bono Vox degli U2, da sempre impegnato nella difesa dei diritti umani e attento alle tematiche ambientali, è invece il fondatore del marchio Edun volto a incentivare la produzione locale di Africa, Sudamerica e India. E' nata così una collezione prodotta in cotone naturale al 100%, proveniente da coltivazioni africane, in modo da offrire lavoro e condizioni di vita migliori alla popolazione locale.
Punta di diamante dell’eco fashion ma anche trend in crescita è, sicuramente, il Wardrobe Refashion il cui obiettivo è proprio il riutilizzo di vecchi capi d’abbigliamento che possono essere ‘restaurati’ e rivisitati grazie a una buona dose di creatività e di manualità senza sprechi e senza produrre rifiuti.