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Butter skin, la pelle burro: ecco come realizzarla

Pelle effetto burro: la guida completa per ottenere, tramite la skincare e il make-up, un incarnato da sogno.

Pelle effetto burro: la guida completa per ottenere, tramite la skincare e il make-up, un incarnato da sogno.

Guardiamoci in faccia (letteralmente): abbiamo passato anni a inseguire il glow coreano, la glazed skin e la pelle effetto vetro (che poi, nella vita reale, sembrava solo unta). Il nuovo trend, che unisce skincare e makeup, si chiama butter skin, e finalmente possiamo tirare un sospiro di sollievo. Perché la pelle effetto burro è rassicurante, bellissima e trasmette il concetto: “Sì, mi prendo cura di me, ma senza esagerare”. Niente finish esageratamente lucido, insomma, così come niente opacità piatta da fondotinta anni '90. Solo una texture vellutata, morbida e luminosa al punto giusto.

Che cos’è la butter skin

Foto: Pinterest @rosstovtseva

Non è glow, non è matte, è qualcosa di meglio. Il butter skin trend non nasce per caso: ci siamo stufate di dover scegliere tra sembrare lucide come una ciambella glassata o opache come un muro di cartongesso. La pelle effetto burro sta esattamente nel mezzo: ha quella luminosità naturale di una pelle naturalmente bella, dal glow che ispira salute e idratazione. Il nome ricorda la consistenza del burro quando inizia a sciogliersi: morbido, setoso, leggermente umido, ma non untuoso. Ecco, traslando quella sensazione in un finish per il viso, otteniamo la butter skin.

Questo beauty trend arriva dalla Corea (e da dove, altrimenti?) e, per una volta, non chiede miracoli alla nostra pelle, se non di apparire sana e ben idratata. Il che, tradotto, significa che possiamo ottenerla davvero, senza filtri e senza essere delle influencer professioniste. Basta sapere cosa fare.

Come ottenere la butter skin grazie al mix skincare + make-up

Foto: Pinterest @anjakrhm

Il punto di partenza è che non esiste butter skin senza una base solida. La differenza con altri trend è che la butter skin care fa la maggior parte del lavoro, e il make-up arriva solo a esaltare quello che c'è già. Per ottenere una pelle effetto burro, infatti, bisogna combinare una cura della pelle mirata con un make up strategico.

Skincare per la butter skin

Accantoniamo, per un attimo, le routine infinite per una pelle perfetta in 10 step. Per la butter skin serve una strategia precisa: idratazione profonda e texture che si fondono. Il segreto non sta nel numero di prodotti, ma piuttosto in come li usiamo. 

  • Primo step: la pelle deve essere pulita, ma mai aggredita. Se usiamo detergenti troppo sgrassanti, la pelle reagirà producendo più sebo, troppo sebo, e addio effetto burro. Meglio puntare su oli detergenti o balsami struccanti che sciolgono lo sporco per affinità, senza lasciare quella sensazione di "pelle che tira".
  • Secondo step (quello che fa davvero la differenza): stratificare l'idratazione quando la pelle è ancora umida. Qui sta il segreto: dopo la detersione, non asciughiamo completamente il viso. Lasciamo che resti leggermente umido e iniziamo subito ad applicare i prodotti. Prima un'essenza viso o un tonico, poi un siero e infine una crema viso. Ogni strato “blocca” quello precedente e la pelle assorbe tutto molto meglio.

Una mossa furba è mixare. Invece di applicare siero e crema separatamente, possiamo mischiarne un po’ sul palmo della mano e stendere tutto insieme. La pelle riceverà gli stessi benefici, ma il finish risulterà più omogeneo, senza quella sensazione di "troppi strati": da provare. E se la nostra crema è troppo leggera? Aggiungiamo qualche goccia di un olio viso. Se invece è troppo pesante, possiamo diluirla con qualche goccia di essenza viso.

Ma quali ingredienti scegliere per la skincare butter skin? Sappiamo già che acido ialuronico e ceramidi sono importanti. Ma c'è un ingrediente di cui si parla troppo poco e che per la butter skin è oro colato: lo squalano. È un olio leggerissimo, che assomiglia al sebo naturale della pelle, la nutre in profondità e si assorbe velocemente. Lo troviamo in creme e sieri, da massaggiare con movimenti circolari fino a completo assorbimento.

Make-up per la butter skin

Arriviamo, dunque, al butter skin make up, dove tutto quello che abbiamo sempre saputo sul trucco viene messo in discussione. La prima regola: niente polveri. O meglio, il meno possibile. Le polveri assorbono l'umidità e spengono quella luminosità che abbiamo costruito con tanta cura. Se proprio dobbiamo usarle, limitiamoci a un velo leggerissimo sulla zona T.

  • Fondotinta

Il fondotinta dev'essere leggerissimo, impalpabile: le formulazioni migliori sono quelle tipo skin tint o i fondotinta cushion, che hanno una consistenza fondente. Li stendiamo con una spugnetta (quella a goccia, inumidita), tamponandola sulla pelle, invece di trascinarla. Il movimento è fondamentale: tamponiamo come se stessimo "premendo" il prodotto nella pelle, non lo spalmiamo.

  • Illuminante

La maggior parte di noi ha con l’illuminante un rapporto complicato: o ne mettiamo troppo e sembriamo una palla da discoteca, o ne mettiamo troppo poco e non si vede per niente. Per la butter skin serve un illuminante liquido o in crema, mai in polvere. Va applicato prima del fondotinta nelle zone strategiche: zigomi, centro del naso, arco di cupido. Poi ci passiamo sopra il fondotinta tamponando leggermente. Il risultato? Una luminosità che viene da sotto, non da sopra: sembra che la pelle brilli di suo, non che ci abbiamo spalmato sopra del makeup.
Un trucco che abbiamo imparato dai make-up artist è mischiare una goccia di illuminante liquido direttamente con il fondotinta. Una mossa, questa, che ci regala un finish radioso, senza rischiare di esagerare. E se a metà giornata la pelle inizia a spegnersi? Invece di aggiungere altro prodotto, spruzziamo un po' di spray fissante, o anche solo acqua termale. La pelle torna subito rimpolpata.

Gli errori da non fare

Il più grande è pensare che butter skin significhi "pelle grassa". Se dopo il trucco sembriamo appena uscite da una sauna, abbiamo sbagliato qualcosa. La differenza tra pelle luminosa e pelle unta sta tutta nel finish: la butter skin riflette la luce in modo uniforme, la pelle unta crea zone lucide a chiazze. Se vediamo la zona T illuminata a giorno, mentre le guance restano opache, dobbiamo rivedere la strategia.

Altro errore: esagerare con i prodotti nutrienti. Sì, la pelle deve essere idratata, ma se usiamo creme troppo pesanti o oli in quantità industriali, il make-up scivolerà via entro un'ora. Bisogna trovare il giusto equilibrio per il proprio tipo di pelle. Chi ha la pelle secca può osare di più, chi tende al grasso dovrà andare piano con le texture ricche e puntare, invece, su gel-creme e sieri leggeri.
Quello che è certo, è che in un mondo beauty che per anni ci ha fatto sentire inadeguate se non eravamo impeccabili, la butter skin è una piccola rivoluzione. Morbida come il burro, appunto.

Foto di apertura: Freepik