Peeling enzimatico viso: l'esfoliazione delicata per la pelle e i prodotti consigliati.
Peeling enzimatico viso: l'esfoliazione delicata per la pelle e i prodotti consigliati.Se avete già provato gli acidi esfolianti e vi siete ritrovate con la pelle che tirava, oppure avete usato scrub granulosi che sembravano carta vetrata, forse è arrivato il momento di cambiare strategia. Il peeling enzimatico per il viso funziona in modo completamente diverso: niente sfregamenti, niente bruciore, solo una reazione biochimica che scioglie delicatamente lo strato superficiale di cellule morte. Non è magia, ma scienza cosmetica, applicata alla skincare quotidiana. E no, non è solo per chi ha la pelle delicata: anche le pelli normali e miste possono trarre vantaggio dal peeling enzimatico, soprattutto quando gli altri metodi risultano troppo aggressivi o poco pratici.
Cos'è il peeling enzimatico e cosa serve
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Scopriamo innanzitutto cos'è il peeling enzimatico cos'è? Si tratta di un tipo di esfoliazione delicata basata su un meccanismo molto semplice: sfruttare la capacità degli enzimi proteolitici di rompere i legami tra le cellule morte dello strato corneo più superficiale, senza tuttavia intaccare in alcun modo le cellule vive sottostanti.
Forse avrete già sentito parlare di alcuni dei più comuni tra questi enzimi, come la papaina (estratta dalla papaya) e la bromelina (contenuta nell’ananas). Anche nella zucca, un altro ingrediente normalmente associato soltanto all’ambito culinario, sono contenuti preziosi enzimi. Ciascuno di questi enzimi ha un’attività specifica per determinate esigenze della nostra pelle:
- la papaina è generalmente ben tollerata anche dalle pelli reattive
- la bromelina svolge anche un’azione antinfiammatoria,
- gli enzimi della zucca tendono ad avere un effetto illuminante.
A differenza di acidi come il glicolico o l’acido salicilico, che hanno la capacità di penetrare negli strati cutanei e addirittura di modificarne il pH, gli enzimi possono agire soltanto sugli strati superficiali.
Ma il peeling enzimatico a cosa serve nella pratica quotidiana? Innanzitutto, libera i pori dall'accumulo di sebo e residui, che, come sappiamo, possono causare punti neri e brufoli. Poi, uniforma l'incarnato, riducendo le discromie post-infiammatorie, vale a dire quelle macchie scure che possono comparire dopo la guarigione di un brufolo.
Il peeling enzimatico, inoltre, stimola il ricambio cellulare senza forzarlo, e quindi la pelle appare più luminosa, senza il rischio di una desquamazione eccessiva, tipica dei peeling chimici più forti.
Inoltre, prepara la pelle ad assorbire meglio sieri e creme: se applicate un acido ialuronico o un siero alla vitamina C dopo un peeling enzimatico, l'assorbimento di questi prodotti può migliorare fino al 30% rispetto all'applicazione sulla pelle non trattata.
Il peeling enzimatico per il viso con pelle sensibile è diventato popolare proprio perché rispetta la barriera cutanea. Non altera il pH naturale della pelle, non provoca eritema persistente e può essere usato anche in presenza di capillari fragili o couperose, situazioni in cui gli acidi sono generalmente sconsigliati.
Ogni quanto fare il peeling enzimatico
Attenzione però: "delicato" non significa inefficace, e lasciare il prodotto in posa oltre i tempi indicati può comunque causare irritazione.
Quando alla frequenza ideale, questa è di una-due volte a settimana per pelli normali, una volta ogni dieci giorni per quelle più sensibili. E sì, anche con gli enzimi serve sempre la protezione solare almeno il giorno successivo al trattamento (anche se noi consigliamo di utilizzarla sempre, pure d’inverno), perché qualsiasi esfoliazione espone cellule più giovani e vulnerabili ai raggi UV.
Miglior peeling enzimatico per il viso
Scegliere il miglior peeling enzimatico per il viso significa capire quale formulazione si adatta meglio alla vostra routine e al vostro tipo di pelle. Non tutti i prodotti sono uguali: alcuni hanno texture cremose da massaggiare, altri sono maschere da lasciare in posa, altri ancora sono polveri da attivare con acqua. La concentrazione di enzimi varia molto da prodotto a prodotto, così come la presenza di ingredienti complementari che possono potenziare o modulare l'azione esfoliante. Ecco cinque prodotti che abbiamo analizzato per voi.
Miamo Enzyme Peel - O2 Glow Masque
Foto: miamo.com
Questa maschera esfoliante enzimatica abbina l’azione della papaina in una base arricchita con estratti di ligustro lucido e fiore di fico d’India e aminoacidi. La texture è sorprendente: a contatto con l’epidermide, il gel diventa una bubbling mousse, trasformando l’applicazione in un’esperienza di benessere multisensoriale.
Ideale per le pelli più delicate, questo prodotto esfolia delicatamente senza irritare, anche se su pelli molto oleose, che tollerino bene gli acidi, potrebbe essere indicato alternare un prodotto a base di acido salicilico.
L’applicazione è semplicissima: si preleva una piccola quantità di prodotto dall’erogatore con pratica tecnologia airless, e si distribuisce sulla pelle detersa e asciutta, lasciando agire per 5-10 minuti prima del risciacquo. La sensazione immediata è di pelle levigata ma non tirata.
Elemis Papaya Enzyme Peel
Foto: it.elemis.com
La formula dell’Esfoliante Papaya Enzyme Peel di Elemis contiene estratti di papaya e di ananas abbinati a vitamine B3 ed E e alga bruna. Si tratta di un esfoliante con risciacquo dall’azione completa, quindi, ma delicata, che si distribuisce velocemente senza sprechi.
Durante l’applicazione bisogna evitare la zona del contorno occhi e labbra e lasciare in posa per 10-15 minuti, prima di risciacquare. Il risultato è una pelle subito più fresca e rimpolpata, liscia e luminosa: la grana della pelle è visibilmente più fine e i sieri penetrano meglio.
Bottega Verde Peeling enzimatico rinnovatore
Foto: bottegaverde.com
Con una formula priva di oli minerali, parabeni, siliconi e cessori di formaldeide, il peeling enzimatico Bottega Verde è un prodotto accessibile e adatto a chi desidera avvicinarsi per la prima volta alla skincare a base di enzimi.
Gli ingredienti-chiave di questo esfoliante sono papaina e bromelina, entrambi al 2% e abbinati all’acido mandelico, nella stessa concentrazione, sempre di origine naturale poiché si estrae dalle mandorle e dall’azione antirughe, efficace soprattutto sulle prime rughe.
Anche in questo caso, il prodotto va utilizzato di sera e risciacquato, dopo una posa di soli 5 minuti. In caso di esposizione al sole, il brand consiglia di utilizzare una protezione solare.
Dermalogica Daily Microfoliant
Foto: dermalogica.it
Questo è un prodotto particolare: il Daily Microfoliant di Dermalogica è, infatti, un esfoliante enzimatico in polvere. Tra gli ingredienti troviamo polvere di riso micronizzata, papaina, avena colloidale e una piccola concentrazione di acido salicilico, che dà una “spinta” in più. Si attiva con acqua nelle mani creando una pasta fine da massaggiare sul viso bagnato.
L'esfoliazione è sia enzimatica che meccanica, ma la grana è talmente sottile da non graffiare la pelle. Può essere usato , due-tre volte a settimana sulle pelli normali e miste, una su quelle sensibili. Il vantaggio è la versatilità: aggiungi poca acqua per un'azione più intensa, più acqua per un'esfoliazione delicata.
Adatto per pelli impure e a tendenza acneica, per migliorare la consistenza e il tono della pelle e per ravvivare l’incarnato spento.
Peter Thomas Roth Pumpkin Enzyme Mask
Foto: notino.it
Concentrato di enzimi di zucca e acidi AHA, la Enzyme Mask è un trattamento pensato per levigare e uniformare il tono della pelle. Si applica uno strato sottile e si lascia agire da 3 a 7 minuti (partite sempre dal tempo minimo) dopo un breve massaggio.
L'odore speziato è goloso, mentre la pelle appare immediatamente più compatta e i pori si restringono per effetto dell'azione astringente. Da utilizzare una o due volte a settimana, con particolare cautela sulle pelli più sensibili.
Foto di apertura: Freepik

