Ridurre il consumo di acqua è una bellezza: 10 consigli per una beauty routine a basso impatto idrico.
Ridurre il consumo di acqua è una bellezza: 10 consigli per una beauty routine a basso impatto idrico.Che non si tiene il rubinetto aperto mentre ci si lava i denti, lo sappiamo. E sappiamo anche che è senza dubbio preferire la doccia alla vasca da bagno, per risparmiare acqua. Lo sciacquone a getti differenziati? Lo conosciamo bene.
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Da tempo, il tema del risparmio idrico è entrato nelle nostre (buone) abitudini di igiene quotidiana: piccoli gesti responsabili che possono contribuire a scongiurare la crisi idrica. La Giornata Mondiale dell’Acqua, che si celebra il 22 marzo, ci offre un’occasione di riflessione molto importante su quali ulteriori azioni possiamo porre in essere, concretamente, giorno dopo giorno. Anche il più piccolo cambiamento ha un impatto positivo: ad esempio, come possiamo adottare una beauty routine water saving? Scopriamolo insieme con questi 10 consigli.
1. Scegliere beauty brand attivi contro la crisi idrica
Il concetto di “sostenibilità” applicato alla bellezza ha molte sfumature. In primis, vuol dire privilegiare cosmetici green, con formulazioni eco-bio, o comunque facilmente biodegradabili: ne sono un esempio le creme solari ocean friendly. La crisi idrica si combatte però (anche) sostenendo le aziende (tra cui sempre più brand del lusso) che dedicano progetti mirati a questo tema. È il caso di Armani Beauty, che con l’iniziativa Acqua for Life si propone un duplice nobile obiettivo: quello di tutelare i diritti delle donne garantendo loro l’accesso all’acqua potabile, soprattutto nelle aree in cui questo è più difficile.
2. Utilizzare cosmetici solidi
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Meno acqua e meno rifiuti, in un’ottica zero waste: i cosmetici solidi sono un’alternativa particolarmente ecologica al classico flacone. Bagnoschiuma, shampoo, balsamo, detergenti viso e persino solari: grazie a formulazioni innovative ed efficaci, i cosmetici solidi permettono di risparmiare anche l’80% di acqua e di azzerare quasi del tutto l’impatto del packaging, eliminando i flaconi in plastica. Inoltre, questo tipo di prodotti richiede molto meno spazio in valigia e consente di viaggiare più leggeri.
3. Scegliere cosmetici waterless, compressi o concentrati
Prodotti che hanno bisogno di acqua, ma che si presentano senza acqua. Ne sono un esempio i saponi mani in polvere o in tabs, che necessitano di acqua solamente una volta arrivati nelle nostre case, e che, essendo realizzati con formulazioni concentrate, ne richiedono comunque meno di un prodotto standard. Questi prodotti, esattamente come i cosmetici solidi, portano a un risparmio sia dal punto di vista del consumo idrico che del trasporto e dei rifiuti. Anche se tecnicamente non sono dei cosmetici, esistono inoltre delle maschere monouso compresse (e biodegradabili), da utilizzare ad esempio con ingredienti idratanti che si hanno già in casa: rappresentano un’alternativa alle maschere imbibite usa e getta, consentendo un piccolo (ma soddisfacente) risparmio di acqua.
Inoltre, essendo l’acqua l’habitat ideale di germi e batteri, scegliere prodotti waterless comporta un minor impiego di conservanti, al tempo stesso garantendo una maggiore durata dei cosmetici.
4. Preferire prodotti leave-in
Normalmente si utilizza una grande quantità di acqua per risciacquare il balsamo, allora perché non optare per una formula leave-in? Questo tipo di prodotti non richiede di essere risciacquato, non appesantisce i capelli ma garantisce un effetto nutriente prolungato, ben oltre il tempo di una doccia.
5. Non aspettare che l’acqua sia calda
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A qualcuno piace fredda (la doccia). Soprattutto quando le giornate si fanno più miti, ad esempio in primavera e in estate, anziché lasciar scorrere l’acqua finché non raggiunge la temperatura ottimale, possiamo approfittare degli effetti corroboranti e tonificanti dell’acqua fredda. Questo non vuol dire che dobbiamo lanciarci sotto una doccia gelida in pieno inverno, ma, con misura, una sferzata d’acqua fresca sul viso e sulle gambe riattiva la microcircolazione. Inoltre, non è sempre necessario utilizzare acqua calda per lavarsi le mani (soprattutto se le insaponiamo bene). L’acqua che lasciamo scorrere nell’attesa che arrivi quella calda può essere recuperata in diversi modi, ad esempio per innaffiare le piante o per il lavaggio a mano degli indumenti più delicati.
6. Fare la doccia in 5 minuti
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Solo cinque minuti: non siamo degli sportivi con la necessità di cronometrare le proprie performance, però possiamo battere i nostri record di tempo trascorso sotto la doccia. Anche se il tepore dell’acqua e del vapore ci fanno sentire come in una spa, l’ideale sarebbe lavarsi in massimo 5 minuti, naturalmente chiudendo l’acqua mentre ci si insapona, per evitare sprechi. Per un ulteriore risparmio idrico, oltre che per il benessere della pelle, sarebbe poi limitarsi a una doccia ogni due o tre giorni.
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7. Utilizzare rompigetto e riduttori di flusso
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Si trovano facilmente nelle ferramenta e la loro installazione richiede solo pochi minuti. I rompigetto consentono di miscelare l’acqua del rubinetto con semplice aria, per un risparmio idrico notevole, praticamente senza accorgersene. I riduttori di flusso, invece, generalmente impiegati tra il tubo e la doccetta, come il nome suggerisce servono proprio a diminuire la portata di acqua. Se la propria doccia lo prevede, per risparmiare acqua risulta utile anche settare la modalità che prevede l’erogazione del flusso meno abbondante.
8. Riempire il lavandino
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Non sempre è necessario utilizzare un flusso continuo di acqua per lavarsi: per le normali abluzioni mattutine, come sciacquarsi il viso, proviamo a riempire il lavandino con il giusto quantitativo di acqua.
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9. Limitare gli shampoo
A volte succede di lavare davvero troppo spesso i capelli. Ridurre la frequenza dei lavaggi, o meglio provare ad aumentare anche di un solo giorno l’intervallo tra un lavaggio e l’altro, porta a un risparmio di decine di litri ogni settimana, ma anche a benefici per il cuoio capelluto, che farà meno fatica a ritrovare il proprio equilibrio idrolipidico, e per i capelli, che si sciuperanno meno.
10. Ripensare la propria skincare
Water saving è una filosofia di vita da applicare anche alla skincare quotidiana. A cominciare dalla detersione, provando la combo olio struccante + panno in microfibra: è sufficiente spalmare bene sul viso una piccola quantità di olio vegetale (ad esempio lo jojoba, particolarmente dermocompatibile e non comedogenico), insistendo con delicatezza per sciogliere il mascara e il trucco waterproof, successivamente rimuovendo tutto con un panno in microfibra inumidito. Oltre a essere riutilizzabili a lungo, i panni possono essere lavati in lavatrice con il resto del bucato.