Abbellire la realtà per ricoprire le ferite: ecco perché lo facciamo
Abbellire la realtà per ricoprire le ferite: ecco perché lo facciamoNon c’è cosa più controproducente dell'amare qualcuno, senza essere radicate nelle realtà delle cose. Attenersi ai fatti, riconoscere i sentimenti, chiamare le emozioni con il loro vero nome non sono passaggi facili.
Nelle relazioni è più comodo complicarsela piuttosto che semplificare le cose.
Vedere una relazione a “nudo”, per quel che è, richiede consapevolezza e preparazione emotiva: fare i conti con la realtà significa accogliere parti di noi scomode e provare a dialogarci. Così, a volte, anziché amare l’altro per quel che è, preferiamo “montarci su” un’immagine diversa, un pensiero trasversale, una storia che decori la delusione incassata.
Con alcune ferite non siamo pronte a entrare in contatto: quando si riaprono, ci affrettiamo a coprirle con un velo che le abbellisca. Senza, però, curarle.
Il rischio più grande è che, tolto il velo, la “festa" finisca e l'impatto con la realtà ci “conci” per le feste. Vedere la versione decorata di un sentimento è un bisogno che abbiamo, ma di cui possiamo imparare a fare a meno.
La vera magia dell’amore non sta nell’addobbare ma nel ridurre all’essenziale.
Una relazione ha bisogno di essenzialità e trasparenza: sono le prime fonti di energia che fanno brillare un rapporto.
Foto @ LHP - Deabyday.tv