Essere diversi non significa essere opposti. Essere simili non vuol dire essere uguali. Ecco cosa significa vivere in un equilibrio di coppia.
Essere diversi non significa essere opposti. Essere simili non vuol dire essere uguali. Ecco cosa significa vivere in un equilibrio di coppia.Simili, diversi. In amore la diversità non è un problema, né tanto meno la somiglianza. A fare la differenza è invece la capacità di imparare a gestirla.
Quando ci innamoriamo, in modo maturo e consapevole, c’è sempre un “gancio”.
Qualcosa che l’altro ha (e noi no), e che ci attira. Possiamo ritrovarci ad avere a che fare con una persona diversa da noi oppure simile, ma non sarà mai il nostro opposto, né tanto meno la nostra copia.
Al contrario, quando ci innamoriamo di qualcuno in modo immaturo e non consapevole, tendiamo a “inciampare" in chi è identico a noi (o completamente divergente).
Se stiamo vivendo un rapporto del genere, difficilmente si tratterà di una relazione equilibrata. Varrà allora la pena domandarsi che cosa si stia cercando.
In una relazione equilibrata, le diversità arricchiscono la coppia. Nessuno dei due partner pretende che l’altro cambi per soddisfare un proprio bisogno, né gli rinfaccia di essere “troppo diverso” da sé. Quando iniziamo a far “pesare” le diversità e a entrare in una dimensione di richiesta e pretesa, possiamo domandarci quanto sentimento di fondo sia ancora rimasto.
A rovinare le relazioni mature non sono le diversità (che fin dall’inizio ci sono andate bene!), quanto la non disponibilità ad accettarle (che, a pari corso con il sentimento, cresce o diminuisce).
Un altro passo importante è comprendere che non tutto va sempre fatto insieme al partner. Ci sono anche altre persone nella propria vita (amici, familiari, colleghi) con cui può essere piacevole godere il tempo libero. In questo modo si apprezzeranno anche di più quelle attività di coppia condivise: perché saranno quelle che, tra le varie, entrambi hanno preferito fare insieme.
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