Amore
Amore

Lettere d'amore omosessuale da far piangere: da lui per lui

Amore gay: le più belle lettere d’amore omosessuale da conoscere e dedicare per esprimere i propri sentimenti in modo onesto e veritiero.

Amore gay: le più belle lettere d’amore omosessuale da conoscere e dedicare per esprimere i propri sentimenti in modo onesto e veritiero.

Un amore omosessuale ha pari dignità di qualsiasi altra forma di amore provata da ogni essere umano. Non avrebbe bisogno di giustificazioni, spiegazioni, istruzioni per l’uso.

Assurdo ritrovarsi a dover scrivere ancora queste cose nel 2022, eppure non bisogna andare fino in Qatar per rendersi conto che sì, ce n’è ancora tanto bisogno. Pure in Italia ci vorrebbe qualche reminder e l'urgenza di dare a qualcuno degli occhiali per vedere il mondo da altri punti di vista.

Le prossime righe saranno allora dedicate ad alcune lettere d’amore omosessuale che si sono scambiati alcuni poeti, scrittori e letterati del passato. Un passato non troppo lontano dal nostro nel quale, paradossalmente, il loro amore ha respisrato un po’ più di libertà.

L’amore gay tra Paul Verlaine e Arthur Rimbaud

Quella tra i poeti Paul Verlaine e Arthur Rimbaud fu una delle storie d’amore omosessuale più travagliate e chiacchierate del loro tempo, piena di pathos, tormenti, agitazone, trambusto.

La relazione tra i due nacque e si sviluppò tra il 1872 e il 1873. Durante il loro primo incontro, Rimbaud aveva soltanto 17 anni. I suoi occhi (e il suo talento artistico) stregarono letteralmente Verlaine - 27 anni, sposato.

Le righe presentate di seguito sono tratte da Une saison en Enfer - Una stagione all’inferno - poema in prosa scritto da Rimbaud. In particolare, è stato riportato un estratto del passaggio Vergine folle - Lo sposo infernale, in cui la vergina pazza è Verlaine, mentre lo sposo infernale è lo stesso Rimbaud.

Con i suoi baci e i suoi amplessi amici, era un cielo, veramente, un cielo fosco quello in cui entravo, e dove avrei voluto che mi lasciassero, povera, sorda, muta, cieca. Ormai mi stavo abituando. Vedevo noi due come bravi ragazzi, liberi di vagabondare nel Paradiso di tristezza. Ci accordavamo. Lavoravamo insieme, molto commossi. Ma dopo una carezza penetrante mi diceva: "Come ti sembrerà strano, quando io non ci sarò più, quello che hai passato. Quando non avrai più le mie braccia sotto la nuca né il mio cuore per il tuo riposo, né questa bocca sopra i tuoi occhi. Perché un giorno io me ne andrò, molto lontano, bisogna. E poi devo aiutarne altri: è il mio dovere. Anche se non è troppo appetitoso..., cara anima..." Di colpo mi sentivo, partito Lui, in preda alla vertigine, precipitare nell'ombra più atroce: la morte. Gli facevo promettere di non abbandonarmi. L'avrà fatta venti volte, questa promessa d'amante. Leggerezza, come quando io dicevo a lui: "Ti capisco".

Leggi anche 5 lettere d’amore che lo faranno commuovere 

Lettera d’amore omosessuale di Oscar Wilde a lord Alfred Douglas

oscar wilde amore lettera

Foto: LaPresse

La storia d’amore gay tra Oscar Wilde e lord Alfred Douglas è una delle più note a livello letterario. La lettera d’amore che riportiamo di seguito è stata scritto da Wilde dal carcere in cui era stato rinchiuso con l’accusa di sodomia (fa parte, tra l’altro, di una serie di missive).

Mio carissimo ragazzo,

questa mia è per rassicurarti del mio eterno amore per te. Domani tutto sarà finito. Se la prigione e il disonore saranno il mio destino, pensa che il mio amore per te e l’idea, la convinzione più ancora che divina, che tu mi contraccambi, mi sosterrà nella mia infelicità e mi renderà capace, spero, di sopportare pazientemente il dolore. Poiché la speranza, o piuttosto la certezza, di incontrarti di nuovo da qualche parte, è lo scopo e l’incoraggiamento della mia vita attuale, ah! Devo continuare a stare al mondo per questo.

Il caro… è venuto a trovarmi oggi. Gli ho dato diversi messaggi per te. Mi ha detto una cosa che mi ha rassicurato: mia madre non ha bisogno di nulla. Ho sempre provveduto a lei e l’idea che potesse soffrire di qualche privazione mi rendeva infelice. Per quel che ti riguarda (grazioso ragazzo dal cuore di Cristo), ti prego, appena avrai fatto tutto quello che puoi, parti per l’Italia, riacquista la tua tranquillità e scrivi quelle poesie che solo tu sai con quella tua grazia unica. Non esporti in Inghilterra, per nessuna ragione.

Oh se un giorno a Corfù, o in qualche altra isola incantata, ci fosse una piccola casa dove vivere insieme! La vita sarebbe più dolce che mai.

Il tuo amore ha grandi ali ed è forte, il tuo amore arriva a me attraverso le sbarre della prigione e mi conforta, l’amore è la luce che illumina le mie ore. Coloro che non sanno cos’è l’amore, so che scriveranno, se il destino ci sarà avverso, che io ho avuto una cattiva influenza su di te. Se sarà così, tu dovrai scrivere a tua volta che si tratta di una falsità.

Il nostro amore è stato sempre bello e nobile, se sono stato la vittima di una terribile tragedia, è perché la natura di questo amore non è stata compresa. Nella lettera di questa mattina dici una cosa che mi dona coraggio. Devo ricordarla. Scrivi che è mio dovere, nei tuoi confronti e nei miei, vivere nonostante tutto. Credo che sia vero. Proverò a farlo.

Voglio che tu tenga il signor Humphrey informato sui tuoi movimenti, così quando verrà potrà dirmi cosa stai facendo. Credo che gli avvocati possano vedere i prigionieri abbastanza spesso. Così potrà comunicare con te. Sono contento che tu te ne sia andato. So quanto deve esserti costato. Ma sarebbe stata un’agonia per me saperti in Inghilterra, quando il tuo nome fosse venuto fuori durante il processo. Spero che tu abbia copie di tutti i miei libri, le mie sono state vendute.

Tendo le mie mani a te. Possa io vivere per toccare le tue mani e i tuoi capelli. Penso che il tuo amore vigilerà sulla mia vita. Se dovessi morire voglio che tu viva una vita serena da qualche parte, circondato da fiori, libri, dipinti e tanto lavoro. Cerca di farti sentire presto.

Ti sto scrivendo questa lettera in mezzo a una grande sofferenza; questa lunghissima giornata in tribunale mi ha reso esausto. Carissimo ragazzo, dolcissimo fra tutti gli uomini, il più amato e adorabile. Oh aspettami! Aspettami!

Sono ora, come sempre da quando ci siamo incontrati, con eterno amore devotamente tuo”,

Oscar.

Lettera d’amore tra Allen Ginsberg e Peter Orlovsky

Meno conosciuta, ma altrettanto appassionata è stata la storia d’amore tra i poeti statunitensi Allen Ginsberg e Peter Orlovsky, le cui lettere sono raccolte nel volume My Dear Boy: Gay Love LettersThrough the Centuries.

Ecco uno dei bellissimi testi venuti fuori dalla mente innamorata di Ginsberg:

Sono circondato da scribacchini folli e aridi qui, e avevo bisogno di parole calate dal paradiso come quelle che mi hai scritto tu. “Quando penso a te, mio caro / tutto ciò che ho perso mi ritorna / tutte le infelicità sono ripagate”: è Shakespeare, non riesco a togliermelo dalla testa. Doveva essere innamorato e felice anche lui, quando ha scritto questo sonetto… Sai, non c’avevo mai pensato. Scrivimi presto, ti dedicherò poemi lunghi come preghiere come se fossi tu il dio cui prego.

Lettera d’amore gay tra John Cage e Merce Cunningham

Quello tra il compositore e teorico musicale John Cage e il ballerino e coreografo Merce Cunningham fu un amore forte e in grado di superare numerosi ostacoli.

Ecco alcune delle parole che Cage dedicò a Cunningham nel 1944:

Perdona l’intrusione, ma quando sarai di nuovo qui, esattamente, in settembre? Mi piacerebbe ricominciare a misurare il mio respiro in relazione all’aria che esiste tra di noi.

Qui, invece, un estratto di una lettera del 1945:

Finalmente ha piovuto e l’aria è piacevolmente fresca. È stato bellissimo perché la pioggia è arrivata all’improvviso e ha sconvolto tutto, ma con gentilezza. Ti penso continuamente e dunque non ho molto da dirti che non possa provocarti imbarazzo: per esempio, che il mio primo pensiero riguardo questa pioggia è che è stata simile a te.