Amore
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Pablo Neruda: le poesie d'amore più belle

Poesie d’amore per lui e per lui da dedicare: con Pablo Neruda non si sbaglia mai.  

Poesie d’amore per lui e per lui da dedicare: con Pablo Neruda non si sbaglia mai.  

Nel nostro Paese non mancano i poeti che hanno cantato l'amore, eppure quando si pensa alle poesie d'amore solitamente viene in mente lui: Pablo Neruda. Indimenticato poeta cileno, la sua figura era così importante che i suoi funerali, avvenuti a pochi giorni del golpe del 1973, furono la più grande manifestazione spontanea di massa contro il regime di Pinochet. Insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1971, Neruda è stato il cantore dell'amore e proprio a lui dobbiamo alcune delle poesie d'amore più emozionanti di sempre. Scopriamo allora cinque, sia brevi che lunghe, da dedicare al tuo lui o alla tua lei quando senti di dover mettere nero su bianco i tuoi sentimenti.

1. Il tuo sorriso

Fra le poesie d'amore più belle di Pablo Neruda c'è un ode al sorriso. Eccola qui di seguito: non è sicuramente fra le sue poesie più brevi, ma per una dedica piena di sentimento è perfetta.

Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l’aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.

Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l’acqua che d’improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d’argento che ti nasce.

Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d’aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.

Amore mio, nell’ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d’improvviso
vedi che il mio sangue macchina
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.

Vicino al mare, d’autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.

Riditela della notte,
del giorno, delle strade
contorte dell’isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l’aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.

2. Sonetto 17

Se vuoi fare una dichiarazione d'amore con una poesia, questo sonetto di Pablo Neruda è perfetto. Fa parte dei famosi "Cento sonetti d'amore, opera pubblicata nel 1959 e dedicata a Matilde Urrutia, terza moglie del poeta. E' una poesia d'amore piena di passione perfetta per chi sta vivendo un amore diverso da tutti gli altri, capace di penetrare in profondità nell'anima. Insomma, è senz'altro una poesia d'amore per una persona speciale.

Non t’amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t’amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, entro l’ombra e l’anima.

T’amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.

T’amo senza sapere come, né quando né da dove,
t’amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti
che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.

3. Non t’amo se non perché t’amo

Fra le poesie d'amore di Neruda ce n'è una che mette nero su bianco tutte le contraddizioni dell'amore e il conflitto interno che spesso vive chi è innamorato. Ma da questa poesia capiamo che l'amore è qualcosa che trascende qualsiasi logica e qualsiasi ragione. Insomma, è la poesia d'amore perfetta da dedicare dopo un litigio, non trovi?

Non t'amo se non perché t'amo
e dall'amarti a non amarti giungo
e dall'attenderti quando non t'attendo
passa dal freddo al fuoco il mio cuore.

Ti amo solo perché io ti amo,
senza fine t'odio, e odiandoti ti prego,
e la misura del mio amor viandante
è non vederti e amarti come un cieco.

Forse consumerà la luce di Gennaio,
il raggio crudo, il mio cuore intero,
rubandomi la chiave della calma.

In questa storia solo io muoio
e morirò d'amore perché t'amo,
perché t'amo, amore, a ferro e fuoco.


4. Se tu mi dimentichi

Fra le poesie d'amore emozionanti c'è senz'altro "Se tu mi dimentichi" di Pablo Neruda. E' perfetta per una coppia che sta da poco condividendo un percorso insieme. Perché oltre a decantare la bellezza di due cuori che suonano all'unisono, ma anche alla disperazione in cui può gettare il fatto di non essere sicuri dell'amore dell'altro. Insomma, una dichiarazione d'amore con riserva, perfetta anche per chi sta vivendo un amore non corrisposto.

Voglio che tu sappia
una cosa.
Tu sai com'è questa cosa:
se guardo
la luna di cristallo, il ramo rosso
del lento autunno alla mia finestra,
se tocco
vicino al fuoco
l'impalpabile cenere
o il rugoso corpo della legna,
tutto mi conduce a te,
come se ciò che esiste
aromi, luce, metalli,
fossero piccole navi che vanno
verso le tue isole che m'attendono.

Orbene,
se a poco a poco cessi di amarmi
cesserò d'amarti poco a poco.
"Se d'improvviso
mi dimentichi,
non cercarmi,
chè già ti avrò dimenticata"

Se consideri lungo e pazzo
il vento di bandiere
Che passa per la mia vita
e ti decidi
a lasciarmi sulla riva
del cuore in cui ho le radici,
pensa
che in quel giorno,
in quell'ora,
leverò in alto le braccia
e le mie radici usciranno
a cercare altra terra.

Ma
se ogni giorno,
ogni ora
senti che a me sei destinata
con dolcezza implacabile.
Se ogni giorno sale
alle tue labbra un fiore a cercarmi,
ahi, amor mio, ahi mia,
in me tutto quel fuoco si ripete,
in me nulla si spegne né si dimentica,
il mio amore si nutre del tuo amore, amata,
e finchè tu vivrai starà tra le tue braccia
senza uscire dalle mie.

5. Ho fame della tua bocca

Se cerchi poesie d'amore brevi di Pablo Neruda, questa potrebbe fare a caso tuo. "Ho fame della tua bocca" è piena di passione. Certo, il tema principale è l'assenza fisica dell'amata, ben presente però nella mente dell'autore. Insomma, è la poesia d'amore perfetta per una persona che proprio non riesci a toglierti dalla testa!

Ho fame della tua bocca, della tua voce, dei tuoi capelli
e vado per le strade senza nutrirmi, silenzioso,
non mi sostiene il pane, l’alba mi sconvolge,
cerco il suono liquido dei tuoi piedi nel giorno.

Sono affamato del tuo riso che scorre,
delle tue mani color di furioso granaio,
ho fame della pallida pietra delle tue unghie,
voglio mangiare la tua pelle come mandorla intatta.

Voglio mangiare il fulmine bruciato nella tua bellezza,
il naso sovrano dell’aitante volto,
voglio mangiare l’ombra fugace delle tue ciglia

e affamato vado e vengo annusando il crepuscolo,
cercandoti, cercando il tuo cuore caldo
come un puma nella solitudine di Quitratúe.

Foto di apertura: Archivo Histórico del Ministerio de Relaciones Exteriores de Chile, CC BY 2.0 CL, via Wikimedia Commons