Il 25 novembre si celebra la Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne: una ricorrenza per ricordarci che i diritti delle donne vanno tutelati ogni giorno, non solo quando vengono violati.
Il 25 novembre si celebra la Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne: una ricorrenza per ricordarci che i diritti delle donne vanno tutelati ogni giorno, non solo quando vengono violati.Il 25 novembre di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne. Un giorno nato per ricordarci quanto sia importante anteporre il proprio bene al male che può farci l’altro. In particolare modo quando questo male viene “camuffato” come qualcosa fatto per il proprio bene. “Ti ho picchiato perché te lo meriti”. “Avevo bisogno di farlo”. O come un errore che “non si ripeterà più”. Fino alla volta successiva, in cui le mani si rialzano. Più forti e più in alto di prima.
Quando la violenza psicologica, fisica, sessuale si manifesta, per combatterla non possiamo fare altro che andarcene.
Riconoscerla in primo luogo a noi stesse, e poi denunciarla alle autorità competenti. Per farlo bisogna scavalcare la paura, superare la gabbia della solitudine, appoggiarsi a chi ci vuol bene, e oltrepassare la manipolazione del falso amore.
Chi ti ama non ti causa lividi, non ti mette le mani addosso, non ti annienta a livello psicologico. Nè tantomeno ti fa del male per sentirsi meglio.
Secondo gli ultimi dati Istat, quasi 7 milioni di donne in Italia hanno subito violenza. Ed è in aumento la percentuale dei figli che vi assistono. Ricordiamoci di tutelare ogni giorno i nostri diritti, non solo quando vengono violati. Darsi da fare vuol dire parlarne, trasmettere il messaggio, stare vicino a chi ne resta vittima. Questo significa proteggere se stesse, e il proprio nucleo.
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